Oreste Cinquini, un nome ben noto nel panorama calcistico, grazie alla sua esperienza come dirigente in diverse squadre di Serie A, ha condiviso le sue riflessioni sulla situazione attuale della Fiorentina. Parlando ai microfoni di Radio FirenzeViola, Cinquini ha messo in luce alcune problematiche tattiche che potrebbero essere al centro della crisi offensive della squadra guidata da Stefano Pioli.
Secondo Cinquini, il fulcro delle difficoltà risiede nel ruolo affidato a Moise Kean. Il giovane attaccante, che ha dimostrato potenzialità in situazioni di gioco più ampie, sembra essere limitato quando costretto a giocare spalle alla porta. Per sfruttare al meglio le sue qualità, sarebbe necessario lasciare a Kean il compito di attaccare gli spazi davanti a sé, facendogli combattere contro i difensori avversari e finalizzare l'azione. Cinquini suggerisce un cambio di modulo che porti la squadra a rinunciare al secondo attaccante puro, creando un contesto in cui Kean possa essere supportato adeguatamente.
Nella visione di Cinquini, un partner ideale per Kean potrebbe essere un giocatore dall'intelligenza tattica di Edin Dzeko, capace di arretrare e lasciare spazio all'azione dell'attaccante principale, o un trequartista come Gudmundsson, dal quale però ci si aspetta ancora una piena maturazione. Con l'inserimento di un centrocampista aggiuntivo e uno stratega offensivo dietro Kean, la Fiorentina avrebbe la possibilità di variare il gioco, affidando a figure come Nicolussi, Mandragora e Fagioli il compito di rinforzare il centrocampo.
Nicolussi, infatti, potrebbe fungere da perno insieme ai compagni di reparto, consentendo una maggiore solidità tattica a una squadra che ha mostrato alcuni segni di insicurezza in difesa. Qui, la presenza di giocatori come Comuzzo, Pongracic e Ranieri diventa cruciale. Ranieri, in particolare, benché energico e motivato, non deve perdere la sicurezza essenziale per un difensore, considerando che le sue capacità tecniche non sono il suo punto forte.
Cinquini analizza anche il peso dell'incertezza quando parla di Nicolò Fagioli. Sebbene il centrocampista mostri qualità promettenti, non sembra ancora pronto a prendere in mano le redini della squadra. Questo tipo di leadership è fondamentale, come dimostrato anche dall'importanza di giocatori come Lobotka nel Napoli, il cui gioco ne risente visibilmente in assenza del mediano.
In conclusione, Cinquini crede fermamente che Pioli abbia il potenziale per risollevare le sorti della Fiorentina, benché debba confrontarsi apertamente per trovare la chiave giusta per i suoi giocatori. La recente gara terminata 1-1 contro il Cagliari è emblematicamente un punto di svolta che deve essere assimilato dalla squadra per evitare insicurezze future e rivalutare la campagna di mercato estiva che aveva suscitato aspettative forse troppo elevate. Pioli, avendo il pieno sostegno di Pradé e della società, dovrebbe sentire la fiducia necessaria per attuare le modifiche strategiche suggerite e creare un ambiente che possa portare Kean e i suoi compagni a esprimere al meglio le proprie potenzialità.