Introduzione
Apple ha recentemente raggiunto un accordo di patteggiamento per chiudere una class action negli Stati Uniti relativa a presunte violazioni della privacy da parte dell'assistente vocale Siri. L'azienda di Cupertino ha concordato il pagamento di 95 milioni di dollari, una cifra significativa che evidenzia l'importanza della questione in gioco. La decisione rappresenta un compromesso che permette ad Apple di archiviare definitivamente una questione legale complessa senza ammettere ufficialmente alcuna colpa.
Dettagli del patteggiamento
La somma concordata sarà destinata a un fondo di risarcimento che servirà a coprire non solo eventuali rimborsi agli utenti, ma anche le spese legali, gli onorari degli avvocati, le ricompense per i promotori della causa e i costi di gestione del patteggiamento. La controversia aveva preso il via nel 2019, ma l'accordo è stato definitivamente approvato solo nel gennaio 2025, dopo un lungo iter giudiziario che ha visto una prima versione della causa respinta nel 2021 per insufficienza di prove.
Chi può partecipare?
Tutti i cittadini americani attuali o precedenti proprietari di dispositivi abilitati a Siri, che reputano di aver subito registrazioni non autorizzate tra il 17 settembre 2014 e il 31 dicembre 2024, possono avanzare una richiesta. È essenziale che le registrazioni siano state attivate involontariamente e che possano essere state diffuse a terze parti. Ogni utente è autorizzato a richiedere un risarcimento per un massimo di cinque dispositivi, con un tetto massimo di 100 dollari per utente.
Modalità di richiesta
Le richieste devono essere presentate entro il 2 luglio 2025 tramite un sito web specificamente dedicato al patteggiamento. Gli utenti possono anche inviare le richieste via posta, assicurandosi che il timbro postale non superi tale data. Le comunicazioni inviate via email includono codici di conferma per facilitare la procedura, anche se sono previste modalità alternative per coloro che non hanno ricevuto tali credenziali. Chi non inoltra una richiesta entro i termini previsti non riceverà alcun risarcimento.
Esclusioni e obiezioni
Gli utenti che desiderano escludersi dalla class action, per esempio per intraprendere azioni legali individuali, devono farlo entro il 2 luglio 2025. La possibilità di presentare obiezioni formali all'accordo scade alla stessa data. L'udienza finale, dove si deciderà l'approvazione definitiva del patteggiamento, è prevista per il 1° agosto 2025.
Le accuse ad Apple
Le accuse mosse contro Apple riguardavano la registrazione indebita di conversazioni da parte di Siri, con utilizzo delle suddette registrazioni per scopi commerciali. Gli utenti hanno denunciato un aumento delle pubblicità mirate dopo aver dialogato con Siri su determinati argomenti, sollevando dubbi sulla gestione della riservatezza da parte di Apple. Le preoccupazioni sono aumentate quando nel 2019 è emerso che Apple utilizzava addetti esterni per ascoltare le registrazioni di Siri con l'obiettivo di migliorare l'accuratezza e che una parte di queste registrazioni poteva essere condivisa con terze parti.
La risposta di Apple
In risposta alle accuse, Apple ha inizialmente sospeso il suo programma di revisione, modificandolo in seguito a una modalità "opt-in" che garantisce trasparenza e controllo agli utenti riguardo alle loro registrazioni vocali. Nonostante Apple continui a negare qualsiasi illecito, il patteggiamento rappresenta una soluzione pragmatica per chiudere la disputa legale e ripristinare la fiducia degli utenti nel rispettare la privacy.