Maxi confisca da 21 milioni di euro: il colpo alla 'Ndrangheta a Reggio Calabria

Maxi confisca da 21 milioni di euro: il colpo alla 'Ndrangheta a Reggio Calabria

La Guardia di Finanza colpisce duro: beni milionari sottratti a un gruppo imprenditoriale colluso con la cosca Labate

Un altro colpo alla criminalità organizzata grazie all'instancabile lavoro della Guardia di Finanza . Con una sentenza irrevocabile emessa dalla Corte di Appello di Reggio Calabria e confermata dalla Suprema Corte di Cassazione , è stata ordinata la confisca di beni per un valore complessivo che supera i 21 milioni di euro. Tale provvedimento, reso possibile dalle accurate e incisive indagini svolte, colpisce un gruppo imprenditoriale reggino con profondi legami con la 'ndrangheta.

Quest'ultima decisione porta a compimento un processo iniziato nel 2020, anno in cui fu eseguito un primo sequestro patrimoniale disposto dal Tribunale di Reggio Calabria, precisamente dalla Sezione Misure di Prevenzione. Le indagini, condotte sotto l'operazione denominata “ Heliantus ”, hanno rivelato i collegamenti tra il gruppo e la potente cosca dei Labate . La società, operante prevalentemente nel noleggio di slot machine e nel settore delle scommesse, ha prosperato grazie alla protezione e all'influenza del gruppo criminale.

Con il sostegno della cosca, il gruppo imprenditoriale ha consolidato una posizione di monopolio nel settore, aumentando vertiginosamente i profitti. Non solo: l'organizzazione ha fatto ricorso a metodi illeciti nel suo operato, tra cui l'emissione abusiva di linee di credito, la gestione del gioco illegale e raccapriccianti estorsioni aggravate da modalità mafiose.

Le radici di questa rete di relazioni criminali si approfondiscono ancora di più risalendo al 2009, quando gli attuali destinatari della confisca ereditarono un vasto impero economico precedentemente gestito da un altro noto imprenditore di Reggio Calabria. Costui, conosciuto come il “re dei videogiochi” , fu condannato nel 2014 per vari reati di stampo mafioso e successivamente colpito da misure patrimoniali e personali nel 2015. Da quel momento in poi, le società collegate ai nuovi imprenditori conobbero un incremento notevole dei guadagni, espandendosi fino a raggiungere anche il territorio milanese .

Le indagini hanno avuto un ulteriore riscontro nelle dichiarazioni di più collaboratori di giustizia, che hanno evidenziato i vincoli tra gli imprenditori colpiti dalla misura e la cosca Labate, nota per essere attivamente coinvolta in svariati traffici illeciti, particolarmente nel mondo dei giochi e scommesse.

Fra le rivelazioni emerse, anche l'esistenza di individui collusi che ricevevano pagamenti regolari senza erogare alcuna prestazione lavorativa, nonché figure che si occupavano del recupero crediti e garantivano servizi di “polizia privata” al bisogno.

Alla luce di quanto emerso, le autorità hanno ritenuto che gli individui interessati dalla confisca rappresentavano un pericolo sociale, qualifica alla base della decisione di adottare tali pesanti misure preventive. Questi imprenditori erano riusciti a intessere una fitta rete di interscambi con le locali cosche di criminalità organizzata, distinguendosi per la loro abilità nel compiere delitti estorsivi e operazioni illegali nel mercato dei giochi e delle scommesse.

La confisca è stata estesa a tutti i beni soggetti a sequestro, tra cui 4 immobili, 7 società e significative disponibilità finanziarie. Questi beni, il cui valore appare sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, rappresentano un complesso patrimoniale che secondo gli inquirenti era palesemente ambiguo. Con la spoliazione di tali risorse, si intende porre una battuta d'arresto alla crescita di un mondo imprenditoriale inquinato e legato alla criminalità organizzata, riportando legalità e giustizia nel territorio calabrese.

Pubblicato Giovedì, 07 Agosto 2025 a cura di Marta B. per Infogioco.it

Ultima revisione: Giovedì, 07 Agosto 2025

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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