Divieto di Pubblicità: il ministro Abodi riapre il dibattito

Divieto di Pubblicità: il ministro Abodi riapre il dibattito

Lotta alle ludopatie: la nuova sfida del ministro tra Gioco Legale e Nodi del Decreto Dignità

In un'intervista rilasciata ad Avvenire, il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi ha annunciato un'intenzione di promuovere un dialogo dal prossimo settembre, coinvolgendo tutti i soggetti interessati, sul divieto di pubblicità relativo alle scommesse. Questa iniziativa nasce dalla necessità di affrontare la spinosa questione della ludopatia, un problema che ha avuto un impatto significativo sulla società in termini di benessere e risorse economiche. Secondo il Ministro, la revisione del divieto è fondamentale per capire gli effetti prodotti dall'entrata in vigore nel 2018 del Decreto Dignità.

La discussione aperta dal Ministro si articola attorno alla valutazione di quanto accaduto da quando il decreto ha imposto limitazioni stringenti alla pubblicità per il gioco legale. Abodi sottolinea come l'assenza di promozione per il gioco legale possa paradossalmente favorire il mercato del gioco illegale, un fenomeno che rappresenta un aspetto ancora più critico poiché spesso collegato alle dinamiche dell'economia criminale.

Nell'intervista, il Ministro lo ha definito una piaga sociale che richiede un approccio differente, in particolare un bilanciamento tra regolamentazione e visibilità del gioco legale, per evitare che i giocatori si rivolgano a circuiti non autorizzati e incontrollati.

Le scommesse sportive, affidate dallo Stato a concessionari autorizzati, fanno parte di un settore che, secondo Abodi, è regolamentato e controllato. Il Ministro ha sottolineato che tali flussi finanziari sono tracciabili e contribuiscono significativamente alle risorse destinate agli organizzatori di eventi sportivi. Parte delle entrate generate attraverso le scommesse e i poiché introiti pubblicitari vengono reinvestiti nella lotta contro la ludopatia.

Abodi ha sollevato anche il tema della quota di risorse pubblicitarie che potrebbero essere strategicamente reindirizzate per finanziare iniziative di supporto e prevenzione contro la dipendenza da gioco. Questo scenario equivarrebbe a creare un circolo virtuoso dove la pubblicità del gioco legale contribuisce alla lotta stessa contro il fenomeno della ludopatia.

Uno dei punti centrali del dibattito riguarda infatti se questo tipo di regolamentazione abbia realmente sortito l'effetto desiderato di proteggere i cittadini, o se abbia involontariamente aperto la strada a espedienti alternativi da parte di un crescente mercato illegale del gioco d’azzardo.

Rimane, tuttavia, essenziale ribadire che il Decreto Dignità è stato varato con l'obiettivo primario di tutelare le categorie più vulnerabili della popolazione, in particolar modo i giovani, e ridurre al minimo i fattori di attrazione verso il mondo del gioco d'azzardo. Una dimensione complessa che necessità di attenzione e approfondita valutazione da parte delle istituzioni e della società civile nel suo insieme.

L'iniziativa del ministro Abodi di avviare un confronto tra tutte le parti interessate si pone quindi come fondamentale e tempestiva, promettendo di aprire nuove prospettive e soluzioni nelle politiche pubbliche volte a contrastare la ludopatia e ridiscutere, se necessario, le basi normative su cui poggia attualmente il settore del gioco e delle scommesse in Italia.

Pubblicato Venerdì, 08 Agosto 2025 a cura di Marta B. per Infogioco.it

Ultima revisione: Venerdì, 08 Agosto 2025

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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