Durante l'evento “In nome della Legalità – Senza regole non c’è gioco sicuro”, tenutosi a Viterbo nella Sala delle Colonne di Palazzo dei Priori, lo psicologo clinico Gianfranco Fragomeni, esperto in dipendenze da gioco patologico, ha lanciato un forte allarme sul tema del gioco d'azzardo. L'incontro, che ha ricevuto il Patrocinio del Comune e della Provincia di Viterbo, è stato un'occasione cruciale per discutere e approfondire le dinamiche complesse legate a questa problematica.
Fragomeni ha chiarito che il gioco d'azzardo non è un semplice vizio o un capriccio, ma una vera e propria patologia che necessita di interventi strutturati e del supporto delle istituzioni sanitarie. Questa distinzione è fondamentale per comprendere la gravità del problema e per indirizzare correttamente le strategie di prevenzione e cura. L'esperto ha evidenziato come il fenomeno del gioco online rappresenti oggi la forma più insidiosa di dipendenza, poiché è invisibile e facilmente accessibile, soprattutto tra i giovani. La facilità con cui si può accedere al gioco online, unita alla sua natura nascosta, lo rende particolarmente pericoloso per le fasce più vulnerabili della popolazione.
Secondo Fragomeni, molti giovani si rifugiano nel gioco online per colmare disagi psicologici o relazionali. Dietro il comportamento del giocatore compulsivo si nascondono dinamiche complesse legate all’imitazione, alla ricerca di gratificazione immediata e al cosiddetto “pensiero magico”, che porta a credere di poter controllare la fortuna. Questi meccanismi psicologici alimentano la dipendenza e rendono difficile per il giocatore rendersi conto della gravità della situazione. Il pensiero magico, in particolare, è una distorsione cognitiva che spinge il giocatore a credere di poter influenzare l'esito del gioco attraverso rituali o strategie illusorie.
Lo psicologo ha inoltre richiamato l’attenzione sull’importanza del ruolo delle famiglie, che devono essere informate e coinvolte nel riconoscimento dei segnali di dipendenza. A differenza di altre patologie, quella da gioco non presenta segni visibili ma si manifesta attraverso cambiamenti comportamentali. Irritabilità, sbalzi d'umore, isolamento sociale e difficoltà economiche sono alcuni dei segnali che possono indicare una dipendenza dal gioco. È fondamentale che i familiari siano consapevoli di questi segnali e sappiano come intervenire per aiutare il giocatore a chiedere aiuto.
Fragomeni ha concluso ribadendo la necessità di una rete di prevenzione e consapevolezza condivisa, in grado di sostenere chi cade nella trappola del gioco e di promuovere una cultura del benessere e della legalità. Questa rete deve coinvolgere le istituzioni sanitarie, le scuole, le associazioni del terzo settore e le famiglie, creando un sistema di supporto integrato e capillare. La prevenzione, in particolare, gioca un ruolo cruciale nel contrastare la diffusione del gioco d'azzardo patologico. Campagne di sensibilizzazione, programmi educativi nelle scuole e interventi mirati sui soggetti a rischio sono strumenti fondamentali per informare e proteggere la popolazione.
L'intervento di Gianfranco Fragomeni all'evento di Viterbo ha acceso i riflettori su una problematica sempre più diffusa e complessa, sottolineando l'importanza di un approccio multidisciplinare e di una maggiore consapevolezza da parte di tutti gli attori sociali. La lotta contro il gioco d'azzardo patologico è una sfida che richiede un impegno costante e una collaborazione sinergica tra istituzioni, esperti e cittadini.
Fonte e Foto: Jamma.it