In un contesto in cui il gioco assume un ruolo sempre più rilevante, l'intervento di Silvia Amato, Direttrice dell’Ufficio delle Dogane di Civitavecchia e Viterbo, durante il convegno “In nome della Legalità – Senza regole non c’è gioco sicuro”, tenutosi nella Sala delle Colonne di Palazzo dei Priori a Viterbo, ha acceso i riflettori sull'importanza di un approccio regolamentato e consapevole. L'evento, patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Viterbo, ha offerto una piattaforma ideale per discutere le sfide e le opportunità legate al settore del gioco pubblico.
Amato ha evidenziato il ruolo cruciale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) nella regolamentazione del gioco pubblico, sottolineando come l'ente sia impegnato a promuovere un sistema basato su regole chiare, responsabilità condivisa e collaborazione sinergica tra istituzioni e operatori del settore. Ha riconosciuto il gioco come una componente intrinseca della società, capace di generare valore sociale e aggregativo, ma ha anche insistito sulla necessità di stabilire limiti e controlli rigorosi per prevenire derive patologiche come la ludopatia.
Ripercorrendo l'evoluzione storica del settore, Amato ha ricordato il significativo lavoro svolto dall’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato nell'identificare e mappare gli apparecchi da gioco presenti sul territorio nazionale. Questo sforzo ha portato alla definizione di regole sempre più stringenti, che oggi richiedono ai concessionari standard elevatissimi in termini di legalità e trasparenza. L'attenzione si è spostata poi sull'importanza di instaurare un rapporto di fiducia reciproca tra l’Agenzia e gli operatori, considerati veri e propri partner nella costruzione di un ambiente di gioco legale e sicuro.
La compliance e la prevenzione, secondo Amato, passano attraverso una rete di collaborazione estesa che coinvolge non solo le forze dell’ordine, ma anche i Comuni e gli altri enti territoriali. Questa sinergia è fondamentale per garantire un controllo efficace e una risposta tempestiva alle eventuali criticità che possono emergere nel settore. Un altro aspetto chiave evidenziato da Amato è la necessità di avviare campagne di informazione e sensibilizzazione mirate a diffondere la cultura del “gioco sicuro e responsabile”. Queste iniziative dovrebbero essere rivolte a tutti i segmenti della popolazione, con particolare attenzione ai giovani, al fine di promuovere una maggiore consapevolezza dei rischi connessi al gioco d'azzardo e di incentivare comportamenti responsabili.
In conclusione, Silvia Amato ha ribadito che la vera sfida consiste nel costruire una solida consapevolezza collettiva, a partire dalle nuove generazioni, attraverso un'azione educativa e sinergica che unisca istituzioni, operatori e cittadini nella tutela della legalità e del benessere collettivo. Questo approccio integrato e partecipativo rappresenta la chiave per garantire un futuro in cui il gioco possa continuare a essere una forma di intrattenimento positiva e responsabile, senza compromettere la salute e la sicurezza dei cittadini. L'evento di Viterbo ha rappresentato un importante passo avanti in questa direzione, offrendo un'occasione di confronto e di scambio di idee tra i diversi attori coinvolti nel settore del gioco pubblico.
L'intervento di Silvia Amato si allinea con le più recenti iniziative a livello nazionale ed europeo volte a promuovere un gioco più sicuro e responsabile. Ad esempio, l'Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d'azzardo e della ludopatia, istituito presso il Ministero della Salute, svolge un ruolo fondamentale nel monitoraggio del fenomeno e nella definizione di strategie di prevenzione e cura. Inoltre, la Commissione Europea ha adottato diverse raccomandazioni per incoraggiare gli Stati membri a implementare misure efficaci per proteggere i consumatori e prevenire i rischi connessi al gioco d'azzardo online.
In questo contesto, l'ADM si conferma un attore chiave nella promozione di un ecosistema del gioco sano e sostenibile, impegnato a bilanciare gli interessi economici del settore con la tutela della salute pubblica e della legalità. La collaborazione tra istituzioni, operatori e cittadini rappresenta un modello virtuoso da seguire per garantire un futuro in cui il gioco possa essere un'opportunità di svago e divertimento, senza rappresentare una minaccia per il benessere individuale e collettivo. La sfida è complessa, ma la determinazione e l'impegno di figure come Silvia Amato fanno ben sperare per il futuro del settore.
Fonte e foto : Jamma.it