Il convegno "In nome della Legalità – Senza regole non c’è gioco sicuro", tenutosi nella suggestiva Sala delle Colonne di Palazzo dei Priori a Viterbo, ha acceso i riflettori su un tema cruciale: la legalità nel settore del gioco e la sua imprescindibile connessione con la sicurezza sociale. L'evento, che ha ricevuto il Patrocinio del Comune e della Provincia di Viterbo, ha visto l'intervento di Mauro Vinciotti, dirigente del Settore I – Sicurezza integrata e Corpo di Polizia Locale, Mobilità urbana e Amministrazione digitale, nonché del Settore V – Servizi Sociali, Nuove Generazioni, Volontariato e Educazione del Comune di Viterbo.
Vinciotti ha posto l'accento sulla necessità di affrontare la questione del gioco non solo attraverso il rigoroso rispetto delle normative vigenti, ma anche con un robusto impegno a livello sociale. "I problemi non si eliminano, ma si affrontano e si risolvono nei limiti del possibile", ha affermato con chiarezza il dirigente, sottolineando come i tentativi di semplice rimozione dei fenomeni problematici spesso si rivelino controproducenti, portando a una loro migrazione verso ambiti più difficili da controllare, come nel caso del gioco d'azzardo online.
Un campanello d'allarme è stato lanciato riguardo alla crescente emulazione tra i giovani, che si manifesta non solo nell'ambito del gioco, ma anche in comportamenti ad alto rischio, quali l'abuso di alcol e droghe, e le pericolose sfide dei "challenging". Questi fenomeni, secondo Vinciotti, sono sintomatici di una preoccupante mancanza di consapevolezza da parte delle famiglie, chiamate a svolgere un ruolo educativo fondamentale.
In qualità di responsabile dei Servizi Sociali, Vinciotti ha evidenziato come gli operatori comunali siano spesso i primi a intercettare i segnali di disagio legati alla dipendenza dal gioco, una patologia insidiosa che affonda le sue radici in fragilità personali e familiari, ma che rimane difficile da far emergere e riconoscere come tale. Un plauso è stato rivolto alla professionalità degli assistenti sociali del Comune di Viterbo e alla proficua collaborazione con l'ASL e il SERD (Servizio per le Dipendenze) per la presa in carico dei casi problematici. Vinciotti ha ribadito con forza che solo una rete solida e ben strutturata di prevenzione, educazione e controllo può contrastare efficacemente il fenomeno della dipendenza dal gioco.
"Le regole da sole non bastano se non sostenute da un forte tessuto sociale", ha concluso Vinciotti, ricordando come una sala giochi gestita in modo responsabile e consapevole possa rappresentare un luogo di aggregazione positivo e virtuoso, mentre una gestione inadeguata e superficiale genera inevitabilmente disagio e una diffusa percezione di insicurezza. In questo contesto, la Polizia Locale è chiamata a svolgere un ruolo cruciale di presidio sociale sul territorio, garantendo il rispetto delle regole e la tutela della sicurezza dei cittadini. La sfida, dunque, è quella di promuovere un approccio integrato e multidisciplinare, che coinvolga istituzioni, famiglie, operatori sociali e forze dell'ordine, per un gioco responsabile e consapevole.
L'intervento di Vinciotti si inserisce in un dibattito più ampio sull'importanza di un approccio equilibrato alla regolamentazione del gioco d'azzardo, che tenga conto sia degli aspetti economici e fiscali, sia delle implicazioni sociali e sanitarie. La dipendenza dal gioco, infatti, è una patologia complessa che richiede interventi mirati di prevenzione, cura e riabilitazione, nonché una forte sensibilizzazione dell'opinione pubblica sui rischi connessi a un approccio ludopatico. La collaborazione tra enti locali, ASL e associazioni del terzo settore è fondamentale per costruire una rete di supporto efficace per le persone con problemi di gioco e per le loro famiglie.
Inoltre, è importante promuovere una cultura del gioco responsabile, che incoraggi un approccio consapevole e moderato, evitando di trasformare il gioco in una fonte di stress, ansia e problemi finanziari. L'educazione al gioco responsabile dovrebbe iniziare fin dalla giovane età, sensibilizzando i ragazzi sui rischi del gioco d'azzardo e promuovendo alternative sane e divertenti per il tempo libero.
Infine, è necessario rafforzare i controlli e le sanzioni nei confronti degli operatori del settore che non rispettano le normative vigenti, tutelando i consumatori e contrastando il gioco illegale. La lotta contro il gioco d'azzardo patologico è una sfida complessa che richiede un impegno costante e coordinato da parte di tutti gli attori coinvolti, per garantire un ambiente di gioco sicuro, legale e responsabile.