All'evento europeo di ciclismo, l'Italia ha finalmente riscattato la delusione dei Mondiali, conquistando un prestigioso argento nella cronostaffetta mista agli Europei. Il team composto da Filippo Ganna, Marco Frigo, Lorenzo Milesi, Elena Cecchini, Vittoria Guazzini e Federica Venturelli, ha chiuso la gara subito dietro la Francia, superando di misura la Svizzera, dopo aver mantenuto una posizione di rilievo per tutta la durata del percorso.
Il team italiano ha mostrato un inizio folgorante, con Ganna, Frigo e Milesi che hanno spinto al massimo nei primi chilometri. Questo ha permesso loro di transitare al primo punto di controllo con un vantaggio di dieci secondi sulla Francia e di ventuno sul Lussemburgo, segnando una chiara volontà di primeggiare. Proseguendo, gli azzurri hanno continuato ad incrementare il distacco, arrivando a metà gara con un margine di ventitré secondi sui francesi e di quarantuno sulla Svizzera, che malgrado la bravura di Stefan Kung e Jan Christen, hanno faticato a ricuperare.
Tuttavia, l'euforia iniziale ha incontrato un ostacolo quando le tre atlete italiane, Cecchini, Guazzini e Venturelli, hanno iniziato il loro turno. Sebbene abbiano perso leggermente terreno nei confronti delle transalpine, un colpo di scena ha visto Elena Cecchini dover cedere il passo, lasciando le compagne a gareggiare da sole. Questo momento di difficoltà è stato cruciale, poiché ha aperto piccole finestre per le rivali.
Nonostante le avversità, il gruppo azzurro si è presentato alla salita finale ancora in gioco per l'oro, mantenendo un leggero vantaggio. La gara, nella sua drammaticità, ha visto le nostre rappresentanti dare tutto fino all'ultimo respiro, ma alla fine l'exploit francese ha prevalso, concludendo la corsa in 47'42''70. L'Italia ha terminato al secondo posto, solo sei secondi dietro i vincitori, mentre la Svizzera ha seguito a quaranta secondi dalla Francia.
Questo risultato, seppur con un retrogusto leggermente amaro per l'argento mancato, rappresenta comunque un grande successo per il ciclismo italiano, evidenziando le capacità e il talento degli atleti coinvolti. È un momento che consolida ulteriormente la posizione dell'Italia nello scenario europeo del ciclismo e accende nuove speranze per le competizioni future.