Il mese appena trascorso ha visto un evento significativo: le autorità dei Paesi Bassi hanno assunto il controllo di Nexperia, una società formalmente di proprietà della cinese Wingtech. Questa mossa ha innescato una serie di problematiche per l'industria automobilistica mondiale. Secondo quanto emerso, l'impianto cinese di Nexperia è stato costretto a ridurre i volumi di produzione a causa della mancanza di materie prime provenienti dall'Europa.
In Cina, Nexperia possiede un impianto dedicato al packaging e al collaudo di chip destinati al settore automobilistico. Le piastre di silicio necessarie per la produzione vengono fornite dalla Germania e dal Regno Unito. Nonostante le restrizioni sull'esportazione di prodotti siano state imposte dalle autorità cinesi, anche le spedizioni di semilavorati dalla Europa verso la Cina hanno subito un brusco arresto. Fonti interne a Nexperia, interpellate dal South China Morning Post, rivelano che l'impianto cinese ha iniziato a ridurre l'orario di lavoro e a fermare parte delle attrezzature, una situazione senza precedenti.
Secondo testimonianze anonime, circa un terzo delle attrezzature di una delle linee di produzione di Nexperia in Cina è attualmente inattivo. Queste attrezzature, fino a poco tempo fa, erano impiegate ininterrottamente, anche durante i giorni festivi, per il collaudo e il packaging dei chip. È fondamentale sottolineare che la fabbrica cinese di Nexperia fornisce fino al 70% della produzione totale destinata al mercato globale. Le bacheche all'ingresso dell'azienda, che solitamente pubblicizzavano nuove opportunità di lavoro, sono state rimosse. La direzione, inoltre, richiede ai dipendenti di adempiere diligentemente ai propri compiti, evitando di seguire le istruzioni provenienti dalla sede centrale nei Paesi Bassi.
La sede centrale di Nexperia ha recentemente informato i propri clienti di non poter più garantire la qualità dei prodotti fabbricati in Cina, sebbene la filiale locale abbia definito tali preoccupazioni infondate. I rappresentanti della sede olandese hanno dichiarato al SCMP che tutte le forniture necessarie vengono regolarmente inviate in Cina. Il primo ministro dei Paesi Bassi, Dick Schoof, ha sottolineato che l'acquisizione di Nexperia da parte delle autorità locali non era specificamente mirata alla Cina, ma era motivata da azioni inaccettabili da parte dell'amministratore delegato Zhang Xuezheng, rimosso dal suo incarico per decisione del tribunale. Zhang Xuezheng non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito. La sede centrale nei Paesi Bassi continua a ribadire il proprio impegno a mantenere operative le attività e i posti di lavoro in Cina.
La situazione attuale solleva interrogativi sulle implicazioni a lungo termine per la catena di approvvigionamento globale dei semiconduttori, in particolare per il settore automobilistico, che dipende fortemente da questi componenti. La disputa tra Cina e Paesi Bassi potrebbe portare a una riorganizzazione delle strategie di produzione e approvvigionamento, con possibili ripercussioni sui costi e sulla disponibilità dei chip per auto. Le aziende del settore dovranno valutare attentamente i rischi geopolitici e diversificare le proprie fonti di approvvigionamento per mitigare l'impatto di eventuali future interruzioni.
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