Dal 2010, Microsoft ha capitalizzato sull'abbonamento cloud Office 365, poi rinominato Microsoft 365. Ora, l'azienda promuove attivamente prodotti con intelligenza artificiale, attirando l'attenzione delle autorità di regolamentazione. L'autorità australiana ha contestato le modalità con cui Microsoft ha comunicato le informazioni sulle tariffe di Microsoft 365.
La Commissione australiana per la concorrenza e la protezione dei consumatori (ACCC) ha presentato una denuncia presso il tribunale federale del paese contro Microsoft Australia e la società madre Microsoft Corporation. Secondo l'autorità di regolamentazione, la società avrebbe indotto in errore 2,7 milioni di clienti australiani riguardo alle modifiche dei prezzi e alle opzioni alternative per il rinnovo dell'abbonamento. La disputa è nata il 31 ottobre 2024, quando Microsoft ha annunciato che i piani Microsoft 365 Personal e Family avrebbero incluso l'accesso al chatbot Copilot. Per continuare a utilizzare l'abbonamento cloud, i clienti dovevano accettare la nuova tariffa e pagare di più oppure cancellare l'abbonamento.
L'ACCC ha definito queste azioni fuorvianti, poiché la società non ha comunicato una terza opzione: i piani classici Microsoft 365 Personal e Family, più economici e senza Copilot. Tuttavia, Microsoft non ha rivelato direttamente l'esistenza di questa opzione e l'ha offerta solo a coloro che esprimevano il desiderio di cancellare completamente l'abbonamento a Microsoft 365. A questo proposito, l'agenzia ha accusato Microsoft di aver intenzionalmente nascosto i piani tariffari classici per promuovere Copilot. Come prova, l'ACCC ha citato un numero significativo di reclami dei consumatori e i loro messaggi su forum, inclusa la piattaforma Reddit.
Come sanzione, l'agenzia prevede multe, ingiunzioni e altre misure, fino alla trattenuta del 30% delle entrate derivanti dalle presunte attività illecite. Microsoft continua a insistere sul fatto che le sue priorità rimangono la fiducia dei consumatori e la trasparenza, e ricorda che continua a collaborare in modo costruttivo con le autorità di regolamentazione di tutto il mondo, nonostante la stretta attenzione da parte degli organismi antitrust a livello globale. Attualmente, Microsoft 365 senza Copilot è offerto solo nell'Unione Europea.
La vicenda solleva interrogativi più ampi sulle strategie di prezzo e sulla trasparenza delle comunicazioni delle grandi aziende tecnologiche. L'ACCC sembra voler mandare un messaggio chiaro: i consumatori devono essere pienamente informati sulle loro opzioni, senza essere spinti verso scelte che potrebbero non essere le più adatte alle loro esigenze. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione legale e quali saranno le ripercussioni per Microsoft e per il mercato degli abbonamenti software in generale.
L'indagine dell'ACCC si inserisce in un contesto di crescente attenzione da parte delle autorità di regolamentazione di tutto il mondo nei confronti delle pratiche commerciali delle grandi aziende tecnologiche. In particolare, si guarda con sospetto alle strategie che mirano a legare i consumatori a servizi o prodotti specifici, limitando la loro libertà di scelta. La decisione di Microsoft di offrire Microsoft 365 senza Copilot solo nell'Unione Europea suggerisce una consapevolezza delle diverse normative e sensibilità esistenti nei vari mercati. Resta da vedere se, a seguito di questa vicenda, l'azienda deciderà di adottare un approccio più trasparente e uniforme a livello globale.
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