L'innovazione è una delle chiavi del successo nel settore tecnologico, e Apple è tra le aziende più attese quando si parla di nuove tecnologie per smartphone. Da molti anni, la casa di Cupertino è impegnata nello sviluppo di un proprio modem per il trasferimento dati. Quest'iniziativa mira a sostituire i tradizionali chip Qualcomm che hanno equipaggiato gli iPhone per anni. Il primo frutto di questo sforzo, il chip C1, è stato introdotto con l’iPhone 16e e ora si prevede che alimenterà il prossimo iPhone 17 Air.
Mentre le aspettative sono elevate, le prestazioni del modem C1 hanno suscitato dibattiti. A sollevare il velo sulle sue capacità è un recente studio condotto da Ookla, nota azienda specializzata in analisi delle velocità di connessione, resa celebre dalla sua piattaforma Speedtest.net. Ookla raccoglie costantemente dati su dispositivi e reti, permettendo un'analisi approfondita delle velocità offerte in base ai diversi gadget e provider.
Nel confrontare le performance dell'iPhone 16, equipaggiato con chip Qualcomm, con quelle dell'iPhone 16e dotato del chip C1, emergono risultati variabili. Il rapporto di marzo da parte di Ookla aveva inizialmente indicato che il chip C1 fosse superiore in aree con copertura mobile scarsa, dove ha mostrato un’efficace ottimizzazione per affrontare situazioni difficili. Al contrario, in aree con connessioni più potenti, il chip Qualcomm surclassava nettamente il C1.
Ulteriori approfondimenti, giunti da analisi successive, hanno spostato il baricentro a favore di Qualcomm, sebbene la sponsorizzazione diretta da parte dell’azienda avesse destato dubbi sulla credibilità delle analisi stesse. Tuttavia, le prestazioni di un chip non dipendono unicamente dalla sua architettura interna, ma anche dalla rete su cui viene utilizzato, come evidenziato dall'ultimo studio di Ookla. Le diverse reti richiedono supporti di funzionalità variabili, un aspetto cruciale nei test.
Un esempio chiave è l'aggregazione delle frequenze, una tecnologia che unisce diverse frequenze in un'unica potente connessione mobile dati per ampliare la larghezza di banda. Qualcomm supporta l’aggregazione di quattro frequenze, mentre il modem C1 di Apple si ferma a tre. Nei USA, questo dà un vantaggio ai clienti T-Mobile con il modem Qualcomm poiché l’aggregazione a quattro frequenze è decisamente diffusa nelle loro reti, come testimoniano i test di Ookla RootMetrics.
Analizzando le velocità mediane nel panorama T-Mobile, gli utenti di iPhone 16 raggiungono mediamente 317,64 Mbps contro i 252,80 Mbps del 16e. Da un punto di vista globale, il modem Qualcomm ha dimostrato un superiore rendimento in paesi leader delle reti 5G come Cina e Arabia Saudita, mentre le differenze diminuiscono in altre nazioni.
Infine, la ricerca di Ookla fotografa un’immagine chiara: il C1 di Apple offre performance migliori in condizioni di segnale debole, suggerendo che Apple abbia puntato su un uso ottimizzato per la stabilità piuttosto che sulla pura velocità. Resta da vedere come l'industria reagirà a questi test e quali adattamenti verranno intrapresi da parte di Apple nel perfezionamento del suo modem per il rilascio del tanto atteso iPhone 17 Air.