La collaborazione tra CoreWeave e OpenAI ha segnato un nuovo traguardo con la firma di un importante accordo dal valore di 6,5 miliardi di dollari. Questo accordo porta il totale dei contratti tra le due eminenti aziende a 22,4 miliardi di dollari, come riportato da Reuters. Si tratta del terzo incarico di notevole portata che OpenAI affida a CoreWeave solo nel 2023, consolidando una partnership che si dimostra sempre più strategica.
La progressiva espansione di tale cooperazione trova radici in un primo contratto siglato nel marzo 2025 per 11,9 miliardi di dollari, seguito da un altro accordo di 4 miliardi a maggio dello stesso anno. OpenAI, impegnata nel sostenere il suo rapido sviluppo tecnologico, è alla costante ricerca di nuove capacità computazionali, spingendo per implementazioni di altissimo livello. La serie di accordi testimonia l'ambizione comune di queste aziende nel rivoluzionare l'ecosistema AI.
L'annuncio dell'intesa è stato accompagnato da una serie di aggiornamenti infrastrutturali legati al progetto Stargate. Tra le novità spicca l'apertura di cinque nuovi Data Center negli Stati Uniti, sviluppati in collaborazione con Oracle e SoftBank. Questi moderni hub rappresentano un tassello decisivo nel potenziamento della capacità computazionale globale, con investimenti che superano i 400 miliardi di dollari e una capacità produttiva totale prevista di circa 7 GW nei prossimi tre anni.
Mentre OpenAI si concentra sull'espansione delle sue infrastrutture, CoreWeave si impegna nel diversificare le sue partnership. In passato, l'azienda aveva una forte dipendenza da Microsoft, che rimaneva il principale fornitore di infrastrutture per il modello ChatGPT di OpenAI. Tuttavia, nel 2024, il 62% dei ricavi di CoreWeave proveniva da progetti con Microsoft, esplorando nuove collaborazioni per ridurre tale dipendenza emerge come una mossa cruciale per mitigare i rischi associati.
Infatti, le frizioni tra OpenAI e Microsoft si intensificano, con quest'ultima intenzionata a sviluppare autonomamente le sue capacità AI. In risposta a queste tensioni, CoreWeave ha avviato una "diversificazione del trimestre", una strategia mirata ad attrarre clienti di notevole prestigio e solidità finanziaria, andando oltre la collaborazione con Microsoft.
Parallelamente, il settore dell'AI continua a evolversi con notizie come quella di NVIDIA che ha recentemente annunciato un piano di investimenti di circa 100 miliardi di dollari in OpenAI. Questa collaborazione promette di unire forze significative nel settore tecnologico, con NVIDIA che fornirà acceleratori AI per i data center di OpenAI. Ciò conferirà a NVIDIA una partecipazione azionaria in uno dei suoi più importanti clienti, suscitando al contempo l'interesse degli organi di controllo antitrust.
NVIDIA non è un attore nuovo nel panorama, in quanto possiede oltre il 5% delle azioni di CoreWeave e rappresenta il secondo cliente per volume, con il 15% delle entrate di CoreWeave provenienti da essa. Quest'ultima, dal canto suo, ha acquistato una considerevole quantità di attrezzature da NVIDIA e ha già stipulato un contratto da 6,3 miliardi di dollari, assicurando la vendita di tutte le capacità cloud non vendute ai clienti fino all'aprile 2032.
Queste dinamiche indicano una chiara direzione verso un'espansione delle infrastrutture informatiche globali e una rapida adozione dell'intelligenza artificiale su vasta scala. È chiaro che sia OpenAI che CoreWeave, insieme ai loro importanti partner, stanno investendo massicciamente nel futuro digitale, puntando a stabilire un solido vantaggio competitivo nell'era sempre più influenzata dall'intelligenza artificiale.