La causa davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea rappresenta un punto di svolta significativo per l'industria del gioco d'azzardo online in Germania e potenzialmente in tutta Europa. L’Avvocato Generale Emiliou ha avuto un ruolo centrale, presentando delle conclusioni cruciali che potrebbero non solo modellare il futuro degli operatori del gioco d'azzardo, ma anche influenzare i diritti dei consumatori di tutta la regione.
Fino al giugno 2021, il Glücksspielstaatsvertrag (GlüStV) 2012 ha regolato a livello federale il settore dei casinò online in Germania, imponendo un divieto totale con l'eccezione dello Schleswig-Holstein. Questa severa legislazione ha creato una netta separazione rispetto ad altri Stati membri dell'UE, dove il mercato del gioco online era più liberale, sia tramite concessioni che liberalizzazioni generiche.
Le corti tedesche, appoggiandosi a questa normativa rigida, hanno spesso deciso che i contratti con operatori stranieri senza licenza tedesca fossero nulli, offrendo così ai giocatori un'opportunità legale di richiedere il rimborso delle proprie perdite. Questo ha rappresentato un vantaggio per i servizi di protezione del consumatore, in un contesto di giurisdizione nazionale fortemente regolamentato.
Il fulcro della questione giuridica è stato sollevato da un tribunale di Malta, che ha sollecitato una riflessione sulla compatibilità di tali divieti con i principi europei di libera prestazione dei servizi, un tema che la Corte di Lussemburgo viene ora chiamata a giudicare.
Esaminando la questione, l'Avvocato Generale Emiliou ha interpretato il GlüStV 2012 come non contrario al diritto europeo, argomentando che gli Stati membri possono imporre restrizioni stringenti al gioco d'azzardo per proteggere il pubblico e mitigare i rischi di dipendenza. Tuttavia, queste misure devono essere coerenti e proporzionate agli obiettivi di interesse pubblico.
L'opinione dell'Avvocato porta particolare rilevanza ai giocatori tedeschi, poiché rafforza la possibilità di appoggiarsi al diritto contrattuale tedesco per azioni di rimborso contro operatori esteri, anche se con sede a Malta, escludendo l'applicazione del diritto maltese. Ciò potenzia in modo significativo la posizione dei consumatori tedeschi che intendono recuperare le perdite subite.
Sebbene la Corte di Giustizia non sia tenuta a seguire il parere dell'Avvocato Generale, storicamente le sue decisioni riflettono spesso tali raccomandazioni. Qualora la Corte confermi questa linea, i giocatori d'azzardo tedeschi potranno fare leva su questo precedente legale per ottenere rimborsi da casinò che operavano senza licenza.
Gli operatori che hanno fornito servizi dal 2012 al 2021 senza l’autorizzazione tedesca si troveranno a dover affrontare una crescita dei contenziosi. Inoltre, l'esito della sentenza potrebbe consolidare il principio per cui divieti nazionali, se mirati a obiettivi di pubblico interesse, sono in grado di limitare la libertà di prestazione dei servizi anche nel mercato unico europeo.
Il caso FB contro European Lotto and Betting Ltd. / Deutsche Lotto und Sportwetten Ltd. assume un'importanza ben più ampia di una semplice disputa singolare. La decisione finale potrebbe riconfigurare le interazioni tra regolamentazioni nazionali e i principi europei applicati nel settore del gioco. Per i giocatori tedeschi, questa è un'opportunità per vedersi restituire le somme spendenti in casinò non autorizzati, mentre per gli operatori stranieri rappresenta un ammonimento chiaro: il mancato rispetto delle normative locali potrebbe portare a severe sanzioni economiche.
Con la parola definitiva della Corte di Giustizia UE attesa per i prossimi mesi, l'orientamento dell'Avvocato Generale sembra delineare una strada decisa: il divieto tedesco sui casinò online si mantiene in linea con il diritto dell'UE, sicuramente dando ai giocatori dei potenti argomenti per far valere i propri diritti in tribunale.