Nella Valle d’Intelvi, provincia di Como, la Divisione di Polizia Amministrativa e di Sicurezza ha intensificato i controlli sugli esercizi pubblici per garantire il rispetto delle normative vigenti. Gli accertamenti, che fanno parte di un programma di monitoraggio continuo, sono stati volti a identificare e sanzionare le violazioni legate alla gestione delle attività commerciali che richiedono una licenza di Pubblica Sicurezza. Nella mattinata odierna, sono state scoperte due attività non conformi alle regole, portando a sanzioni amministrative significative.
Il primo caso riguarda una sala slot a Porlezza, gestita da una donna cubana residente in loco, nata nel 1987. Durante un'ispezione, gli agenti hanno scoperto che il locale permetteva ai clienti di fumare senza le dovute separazioni tra le aree fumatori e non fumatori. La legge vieta tali condizioni, poiché il fumo diffuso nell'intero esercizio commerciale pone rischi di salute per tutti i clienti e i dipendenti. Le autorità hanno emesso una sanzione che potrebbe raggiungere i 2200 euro se non sarà saldata entro il termine legale previsto.
Contemporaneamente, gli agenti si sono diretti verso un bar situato a pochi chilometri di distanza a Carlazzo. Qui, il titolare, un uomo di 45 anni di Porlezza, è risultato operare come raccoglitore di scommesse senza licenza. Nonostante la precedente negazione del permesso per tale attività, l'uomo aveva continuato ad accettare scommesse, violando in tal modo la normativa vigente. Al termine degli accertamenti, il Questore di Como, Marco Calì, ha firmato un decreto imponendo la cessazione immediata di tutte le attività non autorizzate e la rimozione delle insegne relative alle scommesse.
La decisione del Questore umfasst anche la sospensione per cinque giorni della licenza di somministrazione di cibi e bevande del bar, sottolineando come il suo proprietario avesse abusato del permesso per condurre attività non consentite. Inoltre, il 47enne è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria in base all'articolo 4 della Legge 13 dicembre 1989, n. 401, che disciplina l'esercizio abusivo delle attività di gioco e scommesse.
Queste operazioni rientrano in un ampio schema di interventi mirati dal Polizia di Stato di Como, che continuerà a mantenere un alto livello di controllo su tutte le attività commerciali della provincia che richiedono una licenza di Pubblica Sicurezza. Gli sforzi sono finalizzati a garantire che le normative siano rispettate diligentemente, salvaguardando la salute pubblica e l'integrità delle attività economiche locali.
Con l'aumento dei controlli, la polizia si aspetta di scoraggiare ulteriori violazioni, promuovendo un ambiente commerciale più sicuro e affidabile per tutti. Questo tipo di interventi segue un trend crescente di osservanza della legge che mira a contrastare fenomeni di illegalità diffusa, garantendo che le comunità locali abbiano fiducia nell'applicazione coerente e giusta delle regolamentazioni di settore.