Gioco d'azzardo: Sfida sanitaria e sociale

Gioco d'azzardo: Sfida sanitaria e sociale

Maria Migliore del Ministero della Salute delinea le strategie per un intervento integrato sul gioco d'azzardo patologico

Maria Migliore, dirigente medico presso il Ministero della Salute, ha preso la parola durante la sessione “Fra liberismo e proibizionismo: la linea sottile del gioco responsabile”, parte degli Stati Generali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il suo intervento ha offerto una prospettiva chiara e tangibile sulla complessa sfida che rappresenta il gioco d'azzardo in chiave sanitaria. Migliore ha evidenziato quanto sia cruciale una strategia multilivello che preveda intercettazione precoce, presa in carico integrata e lavoro in rete.

La dirigente ha sottolineato che la dipendenza da gioco d'azzardo è classificata come una dipendenza comportamentale senza sostanza. Tuttavia, il pericolo tangibile è che spesso coesista con altri disturbi, come l’abuso di alcol o droghe. Questo richiede, secondo Migliore, un’attenzione non solo all’evento patologico, ma anche alla propensione alla dipendenza che molte persone presentano.

In tal senso, il Ministero della Salute sta lavorando su un documento di indirizzo nazionale all'interno del Tavolo tecnico sulle dipendenze. Tale documento, che è in fase di completamento, si focalizza sull'identificazione precoce dei comportamenti a rischio e coinvolge società scientifiche, associazioni di settore e rappresentanti delle amministrazioni. Migliore ha espresso il suo ringraziamento particolare al Ministero della Giustizia e ai Giocatori Anonimi per il loro contributo insostituibile al progetto.

Il documento non si limiterà a fornire raccomandazioni operative per il solo ambito sanitario. Migliore ha infatti evidenziato l’importanza di diversi contesti quali scuole, centri sportivi, realtà digitali e sociali. In questi spazi è possibile rilevare i primi segni di disagio e intervenire prima che si sviluppi una condizione cronica.

Il sistema sanitario, tuttavia, affronta criticità significative. Migliore ha riconosciuto che i servizi per le dipendenze sono sotto pressione a causa della carenza di risorse umane e della riduzione delle équipe multiprofessionali, mentre il carico di lavoro aumenta. Tuttavia, non è concepibile delegare l'intera responsabilità ai servizi sanitari.

Fondamentale è anche la collaborazione interistituzionale, in particolare il dialogo con il Ministero della Giustizia, rappresentato dalla direzione generale del dott. Affinita. Sono già stati instaurati percorsi congiunti per integrare efficacemente il lavoro di prevenzione e tutela.

L’intervento di Migliore si è concluso con una riflessione metodologica: non possiamo affrontare il gioco d'azzardo patologico come un problema isolato. Esso riflette una fragilità sociale più ampia, che coinvolge la salute mentale, l'economia e le relazioni familiari. Di conseguenza, è necessario sviluppare strumenti di prevenzione integrata, mantenere un'attenzione costante e adottare una visione di salute pubblica trasversale, che coinvolga tutti gli attori sociali. Solo in questo modo sarà possibile costruire una rete solida capace di affrontare le sfide poste dal gioco d'azzardo e protendere verso un benessere collettivo.

Fonte e Foto: Jamma.it

Pubblicato Giovedì, 22 Maggio 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Giovedì, 22 Maggio 2025

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