Nel Gran Premio di Ungheria, il pilota della McLaren Lando Norris ha dimostrato come una strategia delle gomme ben ponderata possa fare la differenza in una corsa così serrata. Dopo un inizio difficile e una tattica che inizialmente non sembrava promettente, il britannico ha trovato il modo di ribaltare la situazione a suo favore, sottolineando la centralità della gestione delle gomme nel successo della gara.
Nonostante il compagno di squadra e rivale principale Oscar Piastri avesse optato per una strategia a due soste, grazie alla quale contava su un set di gomme più fresco per l'ultimo segmento di gara, Norris ha dovuto adattarsi a una tattica diversa a causa di un avvio poco efficace. Dopo aver effettuato un'unica sosta al 31° giro su 70, ha montato gomme dure, affrontando così la sfida di preservarle per ben 39 giri successivi.
La maggiore esperienza di Norris si è rivelata cruciale nelle fasi finali, quando Oscar Piastri ha iniziato a ridurre il distacco durante gli ultimi cinque giri, arrivando addirittura a entrare nella zona DRS, simbolo di una possibilità concreta di sorpasso nelle immediate vicinanze. Malgrado l'aggressività e il ritmo sostenuto dell'australiano, Norris ha mantenuto il suo vantaggio evitando errori che avrebbero potuto compromettere la posizione.
Nel post-gara, il pilota McLaren ha spiegato che la decisione di non spingersi al 100% delle sue capacità e dei limiti della vettura è stata determinante. Con gomme ormai vicino al termine del loro ciclo vitale, una guida meno spinta ha permesso di evitare rischi eccessivi, come il bloccaggio delle ruote, che possono verificarsi facilmente nelle curve strette o nelle chicane del circuito ungherese. "Guidare al massimo sarebbe stato troppo rischioso," ha ammesso Norris, chiarendo che mantenere un limite del 99% si è rivelato una scelta saggia per evitare errori e gestire al meglio il consumo degli pneumatici.
Aggiunge inoltre che il successo della strategia è stato quanto meno inaspettato, dato che la prima parte della gara era stata caratterizzata da un tentativo fallito di superare George Russell, altro pilota britannico in pista, e una difficoltà nell'adattarsi all'idea di un'unica sosta. Eppure, grazie a una performance superlativa nel secondo stint, è riuscito a trarre il massimo da una situazione sfidante.
Questa vittoria ha accorciato il divario tra Norris e Piastri nel campionato a soli 9 punti, riaccendendo la speranza per il britannico di lottare ancora per il titolo. Le capacità di Norris nel gestire lo stress delle corse e nel trasformare le difficoltà in opportunità sono emerse con forza in questo appuntamento del Mondiale di Formula 1, un terreno in cui la strategia, spesso invisibile al grande pubblico, gioca un ruolo decisivo quanto la velocità.