Il giovane talento Pedro Acosta non le manda a dire. Dopo un promettente inizio nel Gran Premio d'Australia, concluso con un deludente quinto posto, il pilota KTM ha lanciato un chiaro messaggio al team: è necessario un profondo esame di coscienza. Acosta, partito dalla quinta posizione, aveva mostrato un ritmo competitivo, portandosi rapidamente nelle posizioni di testa. Tuttavia, a metà gara, un drastico calo delle prestazioni delle gomme lo ha costretto a cedere terreno, compromettendo il suo risultato finale.
"Ci troviamo in una situazione in cui finisce l'aderenza della gomma e non si sa cosa fare", ha dichiarato Acosta, visibilmente frustrato. "Questo è stato definito come il peggior weekend di sempre per KTM, quindi possiamo anche dire che non è neanche così male". Il riferimento è ai problemi di degrado degli pneumatici che hanno afflitto non solo lui, ma anche gli altri piloti KTM nel corso del fine settimana australiano. Dopo aver esaurito la gomma morbida sabato durante la Sprint, Acosta sperava che il posteriore fosse migliore per la gara domenicale.
Le parole di Acosta evidenziano una problematica che sembra affliggere la KTM RC16: una gestione delle gomme non ottimale, che penalizza le prestazioni dei piloti nel lungo periodo. "Si va al 70% delle proprie capacità per non stressare troppo le gomme, e poi ci si rende conto di essere in realtà al 50%", ha spiegato Acosta. "La KTM deve fare un'analisi di questo aspetto. Devono trovare la chiave; io cerco di fare del mio meglio. Non è normale che senza forzare, le nostre quattro moto perdano così tanto. Siamo quattro piloti molto diversi e perdiamo lo stesso. Ho provato di tutto. Sono stanco di dover gestire sempre tutto questo. Diventa stancante gestire tutti i giri e arrivare sempre allo stesso punto".
Il riferimento ai "quattro piloti" è chiaramente rivolto anche ai compagni di squadra, che hanno riscontrato problematiche simili. La situazione solleva interrogativi sulla competitività della moto austriaca, soprattutto in condizioni di gara dove la gestione delle gomme diventa cruciale. Il disappunto di Acosta è tanto più comprensibile se si considera il suo talento e le aspettative che lo circondano. Il giovane spagnolo, infatti, è considerato uno dei piloti più promettenti del panorama motociclistico attuale e punta a lottare per le posizioni di vertice.
Il GP d'Australia ha visto il trionfo di Raúl Fernández con Aprilia. Due settimane fa, un altro spagnolo, Fermín Aldeguer, ha conquistato la sua prima vittoria in MotoGP con la Ducati. La sua frustrazione nasce anche dal confronto con altri giovani talenti spagnoli, capaci di emergere con altre moto. Il suo sfogo post-gara è un segnale forte, che invita KTM a una riflessione profonda e a un cambio di rotta per il futuro. Resta da vedere se la casa austriaca saprà raccogliere la sfida e mettere a disposizione di Acosta e degli altri piloti una moto in grado di competere al vertice senza compromettere la durata delle gomme. Le prossime gare saranno fondamentali per capire se KTM avrà saputo trovare le contromisure necessarie per risolvere i problemi evidenziati da Acosta e tornare a lottare per le posizioni che contano.