In un momento in cui la società si trova di fronte a numerosi cambiamenti e sfide, pochi sono i problemi che sono stati tanto sottovalutati quanto il disturbo da gioco d'azzardo patologico (DGA). Grazie ai meticolosi sforzi di DATA ROOM AS.TRO, stiamo finalmente iniziando a comprendere la reale portata di questa dipendenza nel contesto italiano.
Da poco, il trentaduesimo Bollettino DGA ha rivelato i dati relativi all'anno 2024, forniti dall’Azienda ASP Cosenza, la quale copre una rete estesa di 150 comuni, tra cui località significative come Cosenza, Castrovillari e Scalea. Emerge che sono 135 le persone in cura per la dipendenza da gioco in queste aree, una cifra che, sebbene possa sembrare minuta – equivalente allo 0,02% della popolazione locale – rappresenta solo una piccola finestra su un problema molto più ampio.
La pubblicazione settimanale di questi bollettini non è solo un esercizio accademico, ma una necessità urgente nel fornire un punto di riferimento robusto grazie al quale sviluppare strategie sanitarie mirate. L'obiettivo è non solo misurare il problema con dati concreti, ma anche tracciarne l'andamento e creare una banca dati nazionale che possa essere utilizzata per migliorare le politiche di prevenzione e trattamento.
Il Bollettino DGA ha tracciato una mappa minuziosa di comuni italiani, fornendo cifre che rivelano tanto le vecchie quanto le nuove frontiere della dipendenza. Già i precedenti bollettini avevano portato alla luce situazioni simili in varie parti d'Italia. Ad esempio, all'inizio del progetto, l’Azienda USL Toscana Nord-Ovest riportava 417 persone in trattamento distribuite su 101 comuni, tra cui città di rilievo come Pisa, Livorno e Lucca. Allo stesso modo, l’Azienda Sanitaria di Potenza contava 315 casi nei suoi 90 comuni.
Le regioni del Nord non sono rimaste immuni: ASL TO4 in Piemonte segnalava 106 individui in cura in zone come Chivasso e Ivrea, mentre nella provincia di Verona sotto l’AULLS 9 le cifre salivano a 228. In Lombardia, l’A.T.S. Brescia documentava ben 371 casi sparsi tra i suoi 145 comuni.
Non solo il Nord, ma anche il Sud e le isole presentano un quadro critico. L’Azienda ASP Messina e l’ASL Taranto hanno contato rispettivamente 145 e 200 persone in trattamento nei loro ambiti. I numeri evidenziano una somiglianza, per quanto angosciante, nel tipo di lotta che ogni regione deve affrontare contro il DGA.
Il Bollettino DGA continua a crescere in importanza e rilevanza, offrendo uno sguardo profondo sulle necessità sanitarie della nazione. Soluzioni, secondo gli specialisti, non possono prescindere da un approccio collettivo che coinvolga istituzioni sanitarie, autorità locali, famiglie e individui stessi. La strada è ancora lunga, ma questi dati rappresentano un passo fondamentale e concreto verso una maggiore consapevolezza e un intervento efficace.
A giustificare l'ampiezza del fenomeno, la ricerca sta anche scoprendo nuovi elementi sui fattori scatenanti e le condizioni socio-economiche che favoriscono la diffusione della dipendenza da gioco d'azzardo. La trasformazione digitale ha, inoltre, giocato un ruolo critico, facilitando l'accesso ai giochi d'azzardo online e incrementando i rischi associati, per una popolazione sempre più connessa ma anche più vulnerabile.
In attesa di ulteriori ampliamenti del database, il prossimo bollettino annuncia già l'inclusione dei dati dell’Azienda ASL Latina, pronta a offrire un nuovo tassello alla comprensione complessiva di questo problema. E ora che la dimensione della crisi è sotto i riflettori, non possiamo girare la testa dall'altra parte. È necessario rimanere vigili, collaborativi e determinati per affrontare il disturbo da gioco d'azzardo in tutte le sue sfaccettature.