Il Congresso Nazionale del Brasile ha nuovamente acceso i riflettori su una questione fiscale di grande importanza, rappresentata dal rinvio, fissato a giovedì 2 ottobre, della votazione sulla contestata proposta di incremento del 50% della tassazione sulle scommesse sportive. Originariamente la votazione era prevista per il 30 settembre, ma l'intensa richiesta di ulteriori chiarimenti da parte di numerosi parlamentari ha determinato il posticipo del voto.
Il disegno di legge, identificato come Medida Provisória 1.303, fu presentato nel mese di giugno 2025 e pone le basi per una modifica significativa delle aliquote fiscali, passando dal 12% attuale a un più pesante 18%. Qualora venisse adottato, il provvedimento sarà attuato a partire dal 1° ottobre 2025, rispettando la noventena, un regolamento fiscale che stabilisce un periodo di novanta giorni tra la promulgazione ufficiale e la messa in pratica delle nuove normative fiscali.
Carlos Zarattini (PT–SP), il deputato che ha dato impulso alla proposta, ha difeso pubblicamente l’aumento fiscale etichettandolo come uno strumento per promuovere la giustizia fiscale e sociale. Si prevede che il surplus fiscale generato da questo incremento del 6% sarà direttamente indirizzato al rafforzamento del sistema di sicurezza sociale, con un’attenzione particolare ai programmi destinati alla sanità pubblica.
La riforma proposta rientra nel piano strategico a più ampio respiro del ministro delle Finanze, Fernando Haddad, che mira a potenziare le entrate dello stato, evitando peraltro un impatto diretto sull’Imposta sulle Operazioni Finanziarie. Tuttavia, nonostante le intenzioni dichiarate, il piano ha incontrato una forte resistenza.
Molti operatori di scommesse autorizzati hanno espresso preoccupazioni, segnalando che un maggiore carico fiscale potrebbe dirottare i giocatori verso piattaforme illegali. Queste entità, attualmente dominanti su circa la metà del mercato online brasiliano, non sono vincolate da obblighi fiscali o regolamentari, risultando conseguentemente molto più competitive. In uno scenario del genere, i bookmaker legali potrebbero trovarsi costretti a ridurre contrizione dei bonus, diminuzione delle quote e tagli agli investimenti in marketing per mantenere quote di mercato sufficienti.
Ciononostante, i sostenitori della misura difendono con fervore la riforma, vista come necessaria per affrontare i costi sanitari pubblici in continua crescita, ritenendo secondario il rischio di una potenziale espansione del mercato nero. Durante la riunione guidata dal senatore Renan Calheiros (MDB–AL), la proposta è stata portata all’attenzione del Comitato Congiunto del Congresso, organismo che tornerà a riunirsi per discutere il rapporto di Zarattini. Se il comitato conferirà l’approvazione, la proposta sarà inoltrata alle plenarie della Camera dei Deputati e del Senato per ulteriori esami.
Fonte: Agimeg