In un'epoca in cui la comunicazione digitale è diventata una parte integrante della nostra vita quotidiana, la crescente preoccupazione degli italiani per i contenuti rischiosi online non può essere sottovalutata. L'ultimo report diffuso da AGCOM, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, espone un livello di ansia sempre più elevato tra la popolazione nei confronti delle sfide che il mondo digitale pone.
Questa crescente ansia evidenzia una vulnerabilità intrinseca della nostra società quando si tratta di affrontare le insidie della rete. Il documento, dal titolo "I fabbisogni di alfabetizzazione mediatica e digitale", rivela un quadro complesso: oltre otto italiani su dieci esprimono una preoccupazione generica per i contenuti e le attività pericolose che affollano il web. In particolare, più del 40% degli intervistati risulta molto allarmato da fenomeni ormai tristemente diffusi come l'hate speech, i contenuti illegali, le sfide social dai risvolti inquietanti, il cyberbullismo e l'invasiva disinformazione. Questa preoccupazione, tuttavia, non è uniforme tra le diverse fasce d’età della popolazione. I minori, per esempio, sembrano meno attanagliati dalla paura rispetto alla media generale. Diversamente, gli anziani mostrano un livello di ansia più elevato nei confronti di aspetti come i discorsi di odio e i contenuti illeciti, sottolineando la necessità urgente di strategie adattate alle specifiche preoccupazioni di differenti gruppi demografici.
Il report di AGCOM enfatizza l'importanza di interventi educativi che possano affrontare con efficacia la pseudo-realtà crescente del mondo digitale. Viene dunque sottolineata la necessità di programmi che promuovano la alfabetizzazione mediatica e che consentano agli utenti di sviluppare competenze critiche. Particolare enfasi è posta sull'adesione a pratiche corrette nell’uso dei contenuti audiovisivi e sulla prevenzione di comportamenti illeciti, come la pirateria digitale e il gioco d'azzardo online. Il documento propone anche di sensibilizzare il pubblico riguardo alla tutela del diritto d'autore.
A tal proposito, viene suggerita una campagna educativa incisiva, destinata a illustrare ai cittadini l'illegittimità dell'uso improprio di materiali protetti da copyright. L'intento è di criminalizzare atti illeciti mentre si incoraggia un consumo consapevole e legale dei media digitali. In sintesi, il rapporto di AGCOM mette in evidenza che non esiste un'unica soluzione per affrontare le complesse sfide poste dai rischi digitali. Gli interventi mirati di alfabetizzazione mediatica devono essere diversificati, specifici e differenziati a seconda del contesto, affrontando problemi distinti come la disinformazione e l'uso improprio dei contenuti. Solo attraverso una strategia articolata e multi-sfaccettata sarà possibile proteggere efficacemente gli individui dalle minacce che affollano l’arena digitale, promuovendo una cultura della sicurezza e del consumo responsabile e consapevole dei contenuti online.