Il Mostro di Firenze: Netflix riapre il caso con una nuova serie avvincente

La miniserie diretta da Stefano Sollima esplora le radici del terrore e i misteri irrisolti di uno dei serial killer più famosi d'Italia.

Il Mostro di Firenze: Netflix riapre il caso con una nuova serie avvincente

A partire dal 22 Ottobre 2025, Netflix propone una nuova miniserie intitolata "Il Mostro", diretta e prodotta da Stefano Sollima, che riporta alla luce uno dei casi di cronaca nera più oscuri e controversi d'Italia: il Mostro di Firenze. La serie si articola in quattro episodi intensi, prendendo le mosse da un evento tragico realmente accaduto nella notte del 21 agosto 1968: il duplice omicidio di Barbara Locci e Antonio Lo Bianco, una coppia brutalmente assassinata in auto nei pressi del cimitero di Signa. Insieme ai corpi delle vittime, fu ritrovato un bambino di sei anni addormentato sul sedile posteriore: Natalino Mele, oggi sessantatreenne, l'unico sopravvissuto di quella notte che diede inizio a un'inchiesta lunga e tormentata.

Diversamente dai tipici prodotti true crime ossessionati dalla figura del colpevole o dai meandri del mistero giudiziario, la serie scritta in collaborazione con Leonardo Fasoli si propone di scavare nella memoria collettiva e nel tessuto sociale dell'Italia rurale degli anni Sessanta. Sollima sceglie di concentrarsi sulle fasi iniziali delle indagini, prima che il nome "Mostro di Firenze" diventasse un vero e proprio fenomeno mediatico. Il suo sguardo si posa su un paese intriso di patriarcato e silenzi, dove le donne venivano spesso punite per la loro libertà e le verità scomode venivano seppellite sotto un velo di vergogna.

Attraverso ricostruzioni meticolose e una fotografia che evoca le atmosfere cupe dell'epoca, "Il Mostro" mette in evidenza come l'omicidio del 1968 abbia rappresentato il seme di una spirale di violenza che si è protratta per quasi vent'anni, lasciando dietro di sé sedici vittime, lettere anonime e bossoli che collegavano delitti apparentemente distanti nel tempo. Tra le voci più autorevoli che emergono nel racconto, spicca quella dell'ex magistrata Silvia Della Monica, che per prima intuì il legame tra i delitti degli anni Ottanta e il caso del 1968.

Secondo Sollima, "L'orrore, per essere davvero raccontato, va attraversato", sottolineando come il progetto non ambisca a fornire risposte definitive, ma piuttosto a onorare la memoria e il rispetto per coloro che non sono più tra noi. Il regista, noto per i suoi lavori in "Gomorra" e "Suburra", firma un'opera sobria e rigorosa, priva di sensazionalismi ma ricca di tensione e umanità.

L'accuratezza storica della serie è stata particolarmente apprezzata dall'avvocato Vieri Adriani, storico legale dei familiari della coppia francese uccisa nel 1985, il quale ha elogiato la verosimiglianza dei dialoghi e la capacità di Sollima di restituire la dimensione umana dei protagonisti senza indulgere in processi o miti da cronaca nera. Ha inoltre espresso un giudizio estremamente positivo sulla sceneggiatura, la fotografia e la scelta delle ambientazioni.

La serie, prodotta da The Apartment e AlterEgo per il gruppo Fremantle, vanta un cast di giovani interpreti tra cui Marco Bullitta, Valentino Mannias, Francesca Olia, Liliana Bottone e Giordano Mannu. La disponibilità della serie nel catalogo Netflix offre al pubblico la possibilità di immergersi in uno dei capitoli più oscuri della storia italiana, esplorando le zone d'ombra di un caso che ancora oggi continua a suscitare interrogativi e a turbare la coscienza collettiva.

La decisione di Netflix di riaprire il caso del Mostro di Firenze attraverso una serie televisiva rappresenta un'operazione culturale di grande rilevanza, che permette di analizzare non solo gli aspetti puramente criminologici della vicenda, ma anche il contesto sociale e culturale in cui essa si è sviluppata. La regia di Stefano Sollima, noto per la sua capacità di raccontare storie complesse e sfaccettate, garantisce un approccio rigoroso e rispettoso nei confronti delle vittime e dei loro familiari.

La serie si propone di stimolare una riflessione critica sulla giustizia, sui media e sulla società italiana, invitando lo spettatore a confrontarsi con le proprie paure e i propri pregiudizi. Un'occasione imperdibile per approfondire uno dei misteri più intricati della storia italiana e per comprendere le dinamiche oscure che si celano dietro la facciata di una provincia apparentemente tranquilla.

Pubblicato Mercoledì, 22 Ottobre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Mercoledì, 22 Ottobre 2025

Marco P.

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