Nel contesto degli Stati Generali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), Morgane Austruy, direttrice per la prevenzione del gioco eccessivo in Francia, ha condiviso la vision strategica dell’Autorité Nationale des Jeux (ANJ), l’autorità regolatrice nazionale istituita nel 2019. Dal 2020, l’ANJ si è fatta strada in un mercato complesso, caratterizzato da due monopoli statali per le lotterie e le scommesse ippiche, l'autorizzazione di 16 operatori online e la gestione di 203 casinò fisici. In tale contesto, i casinò online rimangono vietati.
Nel 2024, il prodotto lordo generato dai giochi in Francia ha raggiunto un significativo incremento, toccando i 14 miliardi di euro. Tuttavia, Austruy ha posto l’accento sull’importanza di affrontare il fenomeno del gioco problematico, che coinvolge circa il 2,5% della popolazione ma rappresenta ben il 40% del prodotto lordo derivante dal gioco regolato. Questo ha portato l'ANJ a elaborare un ambizioso piano triennale (2024-2026) che mira a ridurre il contributo economico di questi giocatori, trasformando l’industria in un modello più ricreativo e sostenibile.
Il modello regolativo adottato prevede una doppia fase. La fase “a monte” richiede che gli operatori presentino annualmente piani d’azione strutturati secondo rigidi criteri normativi. La fase “a valle” consiste in controlli stringenti e verifiche di conformità. Austruy ha descritto questi piani non solo come obblighi burocratici ma come strumenti di dialogo capaci di generare miglioramenti costanti tramite l’identificazione delle problematiche e l’adozione di buone pratiche.
A supporto degli operatori, l’ANJ ha sviluppato due guide pratiche che facilitano l’individuazione dei giocatori problematici e li accompagnano, una specifica per il gioco online e l’altra per i casinò fisici. Questi strumenti nascono dalla collaborazione con professionisti del settore sanitario e ricercatori, creando una sinergia che permette interventi tarati sul livello di rischio osservato: dall’invio di messaggi informativi alla sospensione o chiusura di conti.
Per sensibilizzare i giocatori, l’ANJ ha introdotto un “dashboard della pratica di gioco”, una sorta di cruscotto virtuale all’interno dei conti utente che mostra chiaramente le loro perdite, l’utilizzo degli strumenti di moderazione e fornisce link di prevenzione utili, incluso l’accesso diretto al sito dell’ANJ.
Un’altra misura determinante è l’interdizione volontaria al gioco, che l’autorità gestisce direttamente. Questo strumento permette ai giocatori di autoescludersi per un periodo di tre anni. Dal 2021 al 2024, si è registrata una crescita nelle adesioni, da 40.000 a oltre 75.000, con un'ampia partecipazione delle fasce più giovani, in particolare tra i 18 e i 24 anni. In quest’ambito, l’ANJ ritiene cruciale rivolgere a questi giovani misure preventive efficaci e un accompagnamento adeguato.
Austruy ha concluso il suo discorso con la consapevolezza dei progressi compiuti in cinque anni di regolazione, ma riconoscendo l’importanza di proseguire verso una continua evoluzione normativa. Secondo lei, gli operatori devono assumere maggiore responsabilità e visione per assicurare un’esperienza di gioco che salvaguardi realmente i giocatori e promuova un approccio sostenibile.
Foto e Fonte: Jamma.it