Il mondo della MotoGP è avvolto da un alone di mistero riguardo alle difficoltà incontrate da Pecco Bagnaia in questa stagione. Ciò che sembrava un problema isolato, riguardante quasi esclusivamente il campione in carica, si sta estendendo anche ad altri piloti Ducati, creando interrogativi e preoccupazioni crescenti all'interno del team.
A gettare benzina sul fuoco è stata la rivelazione dello stesso Bagnaia, il quale, al suo arrivo a Sepang per il Gran Premio della Malesia 2025, ha confidato ai giornalisti che anche Franco Morbidelli sta sperimentando problemi molto simili ai suoi. Questa confessione ha destato ancora più scalpore in quanto Morbidelli guida una GP24, una moto che, fino a poco tempo fa, sembrava immune da tali problematiche.
"All'inizio della stagione ero l'unico ad avere questo tipo di problemi, ma ora ne sta soffrendo anche Morbidelli," ha spiegato Bagnaia. "Stiamo cercando di capire il motivo, perché se più piloti iniziassero ad accusarlo, sarebbe un problema per la Ducati. Stiamo cercando di lavorare in modo diverso per trovare una soluzione." Queste parole sottolineano la gravità della situazione e l'urgenza di trovare una risposta a questi malfunzionamenti inattesi.
La questione si complica ulteriormente se si considera che Bagnaia sta faticando a trovare il giusto feeling con la GP25, mentre Morbidelli, in sella alla GP24, aveva dimostrato un'ottima competitività in passato, vincendo entrambe le Sprint e una gara lunga proprio sui circuiti di Mandalika e Phillip Island. Questo rende ancora più difficile individuare la causa principale dei problemi e trovare una soluzione efficace.
Tuttavia, lo stesso Morbidelli sembra voler gettare acqua sul fuoco, attribuendo le difficoltà incontrate alle caratteristiche particolari dei circuiti di Mandalika e Phillip Island. "Non conosco nello specifico i suoi problemi, conosco i suoi commenti sulla moto," ha detto Morbidelli. "A Mandalika e in Australia i nostri problemi erano abbastanza simili, ma in generale non lo erano. A Phillip Island ho avuto difficoltà soprattutto con la stabilità della moto. Quello era il nostro problema lì. Non riuscivo a trovare un assetto stabile che mi permettesse di entrare in curva come volevo." Resta da vedere se questa ipotesi si rivelerà corretta e se, a Sepang, Morbidelli riuscirà a ritrovare le sensazioni positive che aveva sperimentato in passato.
La situazione in casa Ducati è in continua evoluzione e il Gran Premio della Malesia potrebbe fornire importanti indizi per comprendere meglio la natura dei problemi e individuare le possibili soluzioni. I tecnici del team sono al lavoro per analizzare i dati e confrontare le sensazioni dei due piloti, al fine di trovare un assetto che permetta loro di esprimere al meglio il potenziale delle rispettive moto. Nel frattempo, gli appassionati di MotoGP sono in attesa di scoprire se il mistero Ducati verrà svelato e se Bagnaia e Morbidelli riusciranno a tornare a lottare per le posizioni di vertice.
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