Nel 2025, la spesa complessiva degli italiani per il gioco fisico ha raggiunto la ragguardevole cifra di 16,3 miliardi di euro, mostrando un lieve incremento rispetto ai 16,1 miliardi registrati l'anno precedente. Questi dati sono stati evidenziati nel recente Libro Blu dell'ADM, offrendo una panoramica dettagliata su uno dei settori economici più dinamici del Paese. In particolare, le regioni di Lombardia, Campania e Lazio continuano a dominare la scena nazionale, rappresentando insieme quasi un terzo della spesa totale, come evidenziato da Agimeg.
La Lombardia si conferma leader indiscussa delle regioni italiane con una spesa complessiva di 2,86 miliardi di euro. Tuttavia, questo valore segna un calo significativo del 9,9% rispetto ai 3,17 miliardi del 2022, indicando possibili cambiamenti nel comportamento dei giocatori lombardi o nell'offerta disponibile. In seconda posizione, la Campania mantiene stabilmente la sua quota di mercato con 1,85 miliardi, seguita dal Lazio con 1,64 miliardi. Complessivamente, queste tre regioni generano oltre 6,3 miliardi di euro, una cifra che rappresenta circa il 40% della spesa nazionale complessiva.
Tra le altre regioni, l'Emilia-Romagna e il Veneto si posizionano subito dopo le prime tre, con rispettivamente 1,29 miliardi e 1,21 miliardi. Entrambe le regioni hanno rafforzato il proprio ruolo tra i principali mercati del gioco fisico italiano, registrando una crescita rispetto ai valori dell'anno precedente. In particolare, l'Emilia-Romagna ha visto un incremento rispetto a 1,26 miliardi del 2022, mentre il Veneto ha consolidato la propria posizione.
Un andamento stabile è riscontrabile anche nel Piemonte, con una spesa di 1,05 miliardi, mentre la Sicilia ha fatto registrare un totale di 1,15 miliardi. Di notevole interesse sono anche i dati relativi alla Puglia, con 928 milioni, e alla Sardegna, che si attesta a 429 milioni.
Spostando l'attenzione sulle regioni con spese comprese tra 300 e 500 milioni, troviamo l'Abruzzo con 395 milioni, la Calabria con 455 milioni e la Liguria con 409 milioni. All'estremità opposta della classifica, le regioni italiane con la spesa più bassa rimangono la Valle d'Aosta, con soli 16,8 milioni, e il Molise, con 84 milioni.
Osservando l'intero panorama del gioco fisico in Italia, la raccolta totale nel 2025 ha raggiunto i 65,1 miliardi di euro, un incremento rispetto ai 62,9 miliardi del 2022, confermando un trend positivo per il settore. Le vincite hanno restituito ai giocatori una somma di 48,8 miliardi, attestando un tasso di restituzione significativo che contribuisce a mantenere alta l'attrattiva del gioco tra i consumatori.
Questi numeri non solo sottolineano l'importanza economica del gioco fisico nel contesto italiano, ma offrono anche un quadro di come i comportamenti di consumo possono variare notevolmente da regione a regione. Con queste informazioni, è possibile prevedere e analizzare le dinamiche future e l'impatto potenziale delle regolamentazioni sul settore, mantenendo un focus sia sull'aspetto economico sia su quello sociale del gioco in Italia.