Negli ultimi anni, l'espansione delle tecnologie di intelligenza artificiale generativa, come il famoso ChatGPT, ha suscitato un acceso dibattito tra esperti, analisti e sviluppatori. Le previsioni si alternano tra scenari di rivoluzione nel mercato del lavoro e un'evoluzione più graduale delle dinamiche attuali. Ma quanto stanno realmente cambiando le cose?
Secondo uno studio del Financial Times, condotto in collaborazione con rappresentanti della Yale University e della Brookings Institution, l'introduzione di IA avanzata negli Stati Uniti non ha ancora avuto un impatto maggiore rispetto a precedenti rivoluzioni tecnologiche, come quella dell'avvento di internet. L'analisi, che copre il periodo da novembre 2022 a oggi, rivela che il mercato del lavoro statunitense conserva una certa continuità di tendenze piuttosto che mostrare cambiamenti radicali attribuibili alla crescita dell'AI.
Attualmente, pochi dipendenti sanno come utilizzare efficacemente l'IA generativa nel lavoro quotidiano, e le dinamiche occupazionali non stanno mutando in modo rapido. Infatti, le aziende sono ancora nella fase iniziale di integrazione di queste tecnologie, cercando di ridefinire i processi aziendali per meglio affrontare le opportunità offerte.
D'altra parte, la preoccupazione per i cambiamenti occupazionali indotti dall'IA non è del tutto infondata. Un sondaggio su 850 dirigenti aziendali in otto paesi, condotto da ricercatori britannici, ha rilevato che il 39% degli intervistati ha già ridotto alcune posizioni lavorative di livello iniziale grazie all'IA, mentre il 43% prevede di farlo entro l'anno prossimo.
Alcuni dirigenti di spicco nel settore dell'IA, come Dario Amodei di Anthropic, hanno espresso preoccupazioni significative. Amodei ha avvertito che la ripercussione dell'IA potrebbe comportare riduzioni di massa di impieghi nei settori della giurisprudenza, finanza e consulenza. Ha previsto una possibile crescita del tasso di disoccupazione negli Stati Uniti, che potrebbe salire dal 4,3% attuale fino al 10 o 20% nei prossimi cinque anni.
Simili previsioni sono condivise da Sam Altman di OpenAI, che crede che l'IA possa eliminare certe professioni interamente, come quelle legate al supporto tecnico. Tuttavia, queste affermazioni sono spesso accompagnate da critiche che accusano gli sviluppatori di IA di fare propaganda per i loro interessi commerciali, enfatizzando potenzialità ancora non completamente realizzate.
Nonostante questo, i dati attuali suggeriscono che il mercato del lavoro rimane ampiamente stabile. Secondo gli analisti di Goldman Sachs, l'adozione delle tecnologie IA potrebbe rimpiazzare fino al 7% delle posizioni lavorative negli Stati Uniti, ma il processo sarà graduale e dilatato nel tempo.
In conclusione, mentre la crescita dell'intelligenza artificiale continua a stimolare discussioni su scala globale, è fondamentale un approccio misurato, come suggeriscono i rappresentanti della Yale University: "Non correre troppo avanti". L'IA offre grandi potenzialità, ma il modo in cui queste tecnologie influenzeranno effettivamente il mercato del lavoro richiede ulteriori osservazioni e analisi a lungo termine.