Microsoft ha recentemente annunciato di aver scoperto e successivamente bloccato il malware Lumma Stealer, una minaccia cibernetica che ha infettato oltre 394 mila computer dotati di sistema operativo Windows in varie parti del mondo. L'infezione è avvenuta in un periodo di due mesi, dal 16 marzo al 16 maggio 2025. L'annuncio è stato fatto attraverso un blog ufficiale della società, riconoscendo l'importante collaborazione con le forze dell'ordine internazionali.
Lumma Stealer è un programma malevolo progettato per rubare informazioni sensibili dagli utenti. Questo malware è capace di sottrarre password, dettagli delle carte di credito, credenziali di accesso bancario e dati dai wallet di criptovalute. Gli autori dell'attacco sfruttano tecniche apparentemente innocue per istallare il software nei sistemi delle ignare vittime, ad esempio attraverso falsi captcha che invitano gli utenti a inserire le loro credenziali sotto false pretese.
Il team specializzato di Microsoft dedicato ai crimini digitali ha monitorato e tracciato con attenzione le attività di Lumma Stealer, riuscendo a individuare la sua diffusione e a interrompere efficacemente il suo propagarsi. Questo risultato è stato possibile grazie alle preziose informazioni fornite dalle agenzie di sicurezza di diversi Stati, mostrando quanto sia fondamentale la collaborazione internazionale nel combattere la cyber criminalità.
Questa operazione è solo un esempio di quanto le minacce informatiche siano diventate sofisticate e pervasive, richiedendo una risposta altrettanto avanzata da parte di chi difende la sicurezza digitale. Microsoft ribadisce l'importanza di mantenere sempre aggiornati i propri sistemi e di essere consapevoli dei metodi di attacco più comuni per ridurre i rischi di infezione e compromissione dei dati.
L'intervento efficace contro Lumma Stealer sottolinea i continui sforzi di Microsoft nel proteggere utenti di tutto il mondo. L'azienda, insieme ai suoi partner di sicurezza, non solo risponde ma si impegna a mantenere uno stato di sicurezza proattivo e reattivo.
Questo incidente di sicurezza dovrebbe fungere da richiamo per utenti privati e aziende nel considerare la protezione dei dati una priorità assoluta, per evitare che i propri sistemi cadano vittima di nuovi attacchi informatici, che anche senza preavviso possano mettere a rischio informazioni cruciali e risorse economiche.