Apple si trova in una situazione complessa a causa delle normative europee che governano il mercato digitale. La Commissione Europea ha recentemente emesso un avvertimento formale nei confronti di Apple, mettendola in guardia su possibili sanzioni monetarie significative che potrebbero superare i 500 milioni di euro se non si conformerà alle regole entro il termine stabilito.
Questo ultimatum deriva dalla violazione da parte di Apple del Digital Markets Act (DMA), una normativa mirata a promuovere una maggiore concorrenza all'interno del mercato digitale europeo. Apple è stata criticata in particolare per le sue pratiche all'interno dell'App Store, dove imponeva che tutte le transazioni in-app passassero attraverso il proprio sistema di pagamento, applicando una commissione dal 15% al 30%. Nonostante un tentativo di conformarsi parzialmente al DMA nel marzo 2024, permettendo la pubblicazione di app tramite negozi di terze parti, Apple ha mantenuto una commissione su queste transazioni esterne, il che è stato giudicato inaccettabile dalla Commissione Europea.
Nell'aprile 2025, la Commissione Europea ha chiarito che le operazioni di pagamento dovrebbero essere offerte gratuitamente e che qualsiasi costo aggiuntivo per gli sviluppatori deve essere eliminato. Pertanto, il regolatore ha concesso ad Apple un periodo di 60 giorni per modificare la sua politica, di cui 30 giorni sono ormai passati. In caso di mancata conformità, ad Apple verranno applicate ulteriori sanzioni giornaliere, intensificando la pressione sulla società.
Tale rigore è anche una conseguenza delle azioni legali passate negli Stati Uniti, come nel caso di Epic Games, dove pratiche simili erano state giudicate anticoncorrenziali. La preoccupazione principale della Commissione Europea è che l'attuale modello di business di Apple limiti le opzioni per gli sviluppatori, soffocando così l'innovazione e la concorrenza nel settore digitale.
Da parte sua, Apple ha dichiarato di essere disposta a 'permettere' l'uso di altri metodi di pagamento senza però assumere l'onere tecnico di implementare tali soluzioni. Tuttavia, secondo la Commissione Europea, questo approccio non è sufficiente. La situazione è ulteriormente complicata dal crescente interesse degli sviluppatori per metodi di pagamento alternativi. Jonas Martins, direttore della Worldline, una delle principali aziende europee di servizi di pagamento, ha osservato che colossi come Epic Games, Spotify e Patreon stanno esplorando nuove strade per migliorare l'efficienza delle transazioni e incrementare i profitti degli sviluppatori.
La decisione finale della Commissione Europea è attesa con impazienza, dato che avrà profonde implicazioni non solo per Apple ma anche per l'intero ecosistema delle app in Europa. Inutile dire che Apple avrà bisogno di una risposta rapida e strategica per evitare non solo le pesanti multe ma anche il danno alla propria reputazione e alla sua posizione dominante nel mercato. Resta da vedere se Apple riuscirà a trovare un compromesso che soddisfi i requisiti normativi ed eviti ripercussioni aggressive da parte delle autorità europee.