Roberto Mancini non nasconde i suoi desideri riguardo al futuro della sua carriera, tenendo viva la speranza di un giorno tornare a guidare la Nazionale italiana. Spiegando la sua visione al Festival dello sport di Trento, ha dichiarato: "Tornare in azzurro è un sogno. Ho sempre sognato di vincere un Mondiale, ma il calcio è strano e a volte riserva sorprese inaspettate". La possibilità di un ritorno per Mancini sembrava quasi farsi concreta dopo l'uscita di scena di Luciano Spalletti: "Sinceramente ci ho sperato, ma sapevo che sarebbe stato quasi impossibile".
Nel suo discorso, Mancini ha ripercorso le fasi del suo addio alla Nazionale, ricordando i momenti di incomprensione che hanno segnato la fine del suo incarico. Nonostante i risultati non negativi, con la squadra impegnata in un processo di rinnovamento con l'inserimento di molti giovani e due partecipazioni consecutive alla fase finale della Nations League, il mancato chiarimento di alcune situazioni ha portato a decisioni che, col senno di poi, si sono rivelate errate. Mancini stesso ha ammesso: "Forse avrei dovuto essere io a fare il primo passo per chiarire".
Per quanto riguarda le prospettive future della Nazionale, Mancini mostra fiducia nel lavoro di Rino Gattuso, attuale ct. "La squadra sta migliorando, con molti giovani che si erano formati con me e stanno ora acquisendo esperienza nelle competizioni importanti. Rino è una persona eccezionale e sono felice che sia arruolato in questo ruolo. Speriamo che riesca a portare la squadra al Mondiale".
Mancini vede nella squadra attuale un potenziale di crescita. Anche se la classifica del girone di qualificazione al momento non è completamente in suo favore, lui crede fermamente nelle capacità dei giocatori e nelle possibilità della Nazionale italiana di affrontare le sfide future. Come ha sottolineato con il riferimento a partite sorprendenti come Belgio-Macedonia o Norvegia-Israele, nel calcio tutto è possibile e anche le situazioni apparentemente scontate possono evolversi in modi imprevedibili.