La bocciatura dello stadio San Siro da parte della UEFA, riguardo alla candidatura italiana per Euro 2032, ha scosso l'opinione pubblica nazionale, sollevando interrogativi sulle strutture calcistiche italiane rispetto ai maggiori campionati europei. La valutazione della UEFA ha evidenziato come San Siro, uno degli stadi più iconici d'Italia, non soddisfi 11 su 22 dei requisiti richiesti per ospitare competizioni di calibro europeo.
Tra le criticità più evidenti, il rapporto della UEFA punta il dito sulle problematiche legate al welfare degli spettatori, con un punteggio erroneo di 2 su 6, e alla sicurezza, valutata con un'insufficienza di 6 su 16. Questi dati sottolineano il divario tra le strutture italiane e quelle dei nostri vicini europei, che vantano stadi all'avanguardia, spesso di proprietà dei club stessi.
Le valutazioni inferiori alla media riguardano anche aspetti quali la sostenibilità e l'accessibilità, entrambi a quota 3 su 8, mentre la gestione degli ospiti VIP e il servizio di ospitalità per i partner hanno ricevuto rispettivamente 3 su 9 e 2 su 4. Anche i temi legati agli aspetti commerciali per i partner non superano il punteggio di 3 su 8, evidenziando un bisogno urgente di miglioramenti strutturali e gestionali per poter avanzare una candidatura competitiva per eventi internazionali.
In positivo, la UEFA riconosce come meritevoli di nota le Official Hospitality Area, ovvero le lounges e le suites, con un punteggio perfetto di 4 su 4, così come le infrastrutture per i media e il settore broadcast, che hanno registrato valutazioni rispettivamente di 7 su 8 e 10 su 13. Tuttavia, questi pochi punti di forza non bastano a ribaltare un quadro complessivo insoddisfacente che allontana San Siro dalle competizioni di Euro 2032.
Una lettera inviata dalla UEFA al Comune di Milano indica ulteriori aree problematiche. Tra queste, la necessità di rimuovere le barriere di separazione tra i settori dello stadio, un obbligo essenziale per UEFA Euro 2032. Il San Siro, attualmente, si trova lontano da tale requisito, mettendo in dubbio la possibilità di adeguarsi in tempi utili.
L'inadeguatezza di San Siro rischia di compromettere non solo il ruolo dell'Italia come potenziale sede di rilevanti eventi calcistici, ma mette anche in discussione la capacità del sistema calcistico italiano di aggiornarsi e affrontare le sfide future. Le parole pungenti del dirigente sportivo Marotta - che ha definito la situazione 'imbarazzante' e lasciato intendere possibili scenari alternativi per entrambe le squadre milanesi - suggeriscono che la soluzione potrebbe risiedere altrove, se Milano non riuscirà a risolvere tali diligenti mancanze infrastrutturali. L’urgenza di prendere delle decisioni e attuare strategie efficaci diventa sempre più critica per non perdere posizioni di rilievo nelle competizioni sportive europee.