La giornata di test al Circuito Mondiale di Misano ha visto sotto i riflettori la Yamaha e la sua nuova M1 con motore V4. L'ex campione del mondo Fabio Quartararo, impegnato a testare il nuovo propulsore, ha mostrato segni di delusione riguardo alle performance della moto. "La V4 sembra essere indietro rispetto al nostro precedente motore in linea", ha dichiarato Quartararo, sottolineando particolari problematiche nelle curve più lente dove la moto appare troppo aggressiva. Il pilota francese ha inoltre evidenziato difficoltà nella gestione elettronica e nella velocità di punta.
Dal box Pramac, Jack Miller, che ha avuto modo di testare la stessa moto, ha mostrato comprensione per la frustrazione del collega, ma ha voluto ricordare che si tratta ancora di un prototipo iniziale. "Comprendo l'impazienza di Fabio, ma siamo al principio di un progetto innovativo. La strada è lunga e complessa, ma non percorrerla avrebbe significato rimanere indietro", ha affermato Miller.
I test di Misano rappresentano solo uno dei primi passi di Yamaha verso un futuro in MotoGP che punta al 2027, anno in cui ci saranno modifiche significative nel regolamento tecnico, tra cui la riduzione della cilindrata e l'abolizione di alcune tecnologie aerodinamiche e meccaniche avanzate. Il prossimo appuntamento per questi audaci test sarà probabilmente in Malesia, dove le condizioni estreme forniranno un ulteriore banco di prova per il nuovo motore.
Accanto a Yamaha, anche Aprilia ha suscitato interesse durante il fine settimana con una performance scintillante di Marco Bezzecchi. Nonostante una struttura tecnica simile, le moto di Aprilia sono riuscite a gestire il tracciato con una precisione notevole, portando Bezzecchi alla pole position e alla vittoria nella Sprint Race. Per Jorge Martin, il focus è stato sulla configurazione di setup e sulla sperimentazione di soluzioni innovative per migliorare la resa in pista.
La giornata di test a Misano non è stata priva di incidenti. Pecco Bagnaia e Marc Márquez hanno continuato con le loro rispettive sperimentazioni aerodinamiche per Ducati. Entrambi hanno provato nuove configurazioni, con Bagnaia che purtroppo è stato protagonista di una caduta senza conseguenze serie.
Nel frattempo, KTM si è concentrata principalmente sul miglioramento dell'aerodinamica e del telaio. Nonostante alcune difficoltà, il giovane talento Pedro Acosta si è affermato come uno dei migliori in pista, completando il test con il tempo più veloce della giornata.
Guardando al futuro, i vari team si preparano per il Gran Premio del Giappone, che si terrà a fine mese. Questa corsa rappresenterà un'opportunità cruciale per testare ulteriormente le nuove configurazioni e strategie delle moto in un contesto competitivo. Con la stagione dei tifoni ancora in corso, il meteo potrebbe giocare un ruolo imprevedibile nei risultati di gara, rendendo l'appuntamento a Motegi da non perdere.