Il ritorno in pista della Yamaha M1 con motore V4 a Sepang, in Malesia, ha sollevato interrogativi piuttosto che certezze. Le aspettative, alimentate dalla prima uscita a Misano, di vedere un significativo passo avanti sono state disattese. Il collaudatore Augusto Fernandez ha faticato, rimanendo nelle retrovie e accumulando distacchi importanti sia in qualifica che nelle gare Sprint e domenicali.
In qualifica, il distacco dalla pole position di Pecco Bagnaia ha superato i due secondi. Nella Sprint, Fernandez ha concluso a 25 secondi dal vincitore, un divario di oltre due secondi al giro. La gara lunga non ha portato miglioramenti, con un distacco finale di 47 secondi. Fin dal venerdì, Fernandez aveva espresso preoccupazione per la gestione della potenza, limitata rispetto al potenziale del V4, evidenziando anche problemi di messa a punto legati al telaio e alla distribuzione dei pesi, elementi completamente nuovi sulla M1.
Fernandez ha ammesso le difficoltà incontrate: "È stato un weekend difficile. Abbiamo iniziato peggio di Misano, costringendoci a ricominciare da capo per trovare una base. L'aspetto positivo è che, dopo il lavoro svolto, siamo allo stesso punto di Misano. Conosciamo il problema, ma abbiamo una direzione chiara per i prossimi test e per Valencia."
Nonostante le difficoltà, Fernandez ha sottolineato la necessità di nuovi componenti: "Abbiamo bisogno di pezzi. Abbiamo fatto modifiche minime e ora abbiamo una direzione chiara. Gli ingegneri devono lavorare su cose nuove. Siamo ancora lontani, ma abbiamo un test ad Aragon e una wild card a Valencia per migliorare il pacchetto. Poi lavoreremo durante l'inverno per prepararci al 2026." Le aspettative per il test di Aragon sono contenute: "Avremo questa moto con piccole modifiche. Forse a Valencia avremo qualcosa nella direzione che abbiamo scoperto. Ci vorrà tempo. Dobbiamo accelerare lo sviluppo, ma ora abbiamo le idee chiare."
La situazione in casa Yamaha resta complessa, ma l'identificazione di una direzione da seguire rappresenta un segnale positivo in vista dei prossimi sviluppi e della stagione 2026. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma la squadra sembra determinata a colmare il divario dai rivali.
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