Egli ha poi definito il gioco illegale online come una vera e propria emergenza a carattere europeo, un fenomeno difficile da arginare anche a causa del sorgere di operatori offshore che utilizzano mezzi di pagamento sofisticati, tra cui le criptovalute. Mentre il settore del gioco fisico vede una riduzione dei rischi grazie a nuove tecnologie di macchine più sicure, il gioco online si presenta come una "madre di tutte le battaglie", esacerbato dalla mancanza di percezione della sua reale gravità sociale.Il direttore Giochi Lollobrigida ha ricordato con fermezza l'impegno costante della ADM e delle varie forze dell'ordine nel monitoraggio e nel controllo del settore, attività che spesso portano a riscontrare violazioni limitate al solo ambito amministrativo. Tuttavia, il cuore del problema resta il mondo vasto e difficile da controllare del web, dove i casi di illegalità sono estremamente complessi da individuare e sanzionare adeguatamente. Lollobrigida ha anche denunciato il controsenso di alcune sponsorizzazioni sportive che vedono protagonisti operatori illegali come partner commerciali, una pratica che ha definito inaccettabile sotto più aspetti.Sul piano pratico, l’Agenzia ha già mosso passi concreti proponendo nuove normative tese a inasprire le sanzioni per i trasgressori nel settore online, e sta investendo in nuove tecnologie per migliorare i propri strumenti di intervento. In tal senso, ha annunciato l'assunzione di 40 ingegneri specializzati in intelligenza artificiale, professionalità fondamentali per potenziare i tempi di reazione nel contrasto al gioco illecito. Nonostante l’auspicata efficacia degli strumenti repressivi, ha però ribadito la necessità di promuovere una maggiore consapevolezza collettiva.
Solo aumentando l’informazione e l’educazione dei giocatori si può sperare in una scelta consapevole verso il gioco legale, che rimane regolato da normative rigorose pensate per proteggere la salute e garantire responsabilità.
Con un accorato appello, Lollobrigida ha chiuso il suo discorso sottolineando l’importanza di un fronte comune contro l’illegalità, invocando regole più incisive, un’informazione più diffusa e un impegno condiviso tra istituzioni, operatori e società civile per arginare un fenomeno che non solo danneggia l’economia legale, ma anche il tessuto sociale e morale dell’intera comunità.
Fonte e foto: Jamma.it