ADM, il gioco pubblico tra innovazione e responsabilità: la visione di Elisabetta Poso all’IGE 2025
All’Italian Gaming Expo & Conference 2025, Elisabetta Poso, responsabile dell’Ufficio apparecchi da intrattenimento dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), ha delineato il ruolo strategico dell’Agenzia nel processo di riforma del comparto gioco. Un intervento conclusivo ma centrale, che ha raccolto e sintetizzato le diverse voci del settore, offrendo una visione chiara e proiettata al futuro.
Tecnologia e sicurezza al centro della riforma
Tra i temi principali affrontati, l’urgenza di aggiornare le regole tecniche che regolano gli apparecchi da gioco, ferme da quasi vent’anni. Una svolta attesa, come sottolineato da Poso, per rispondere alle nuove esigenze di sicurezza e tracciabilità:
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Obbligo di certificazione per ogni apparecchio
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Funzionamento esclusivamente da remoto
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Integrazione in sistemi di gioco non alterabili
Obiettivo dichiarato: garantire un ambiente di gioco sicuro, responsabile e trasparente, capace di proteggere i soggetti vulnerabili senza penalizzare il gioco legale. “Serve equilibrio”, ha sottolineato Poso, “perché un’eccessiva rigidità può spingere verso l’illegalità”.
Verso un modello nazionale di qualità
Altro snodo cruciale: la riqualificazione dei luoghi dedicati al gioco. Poso ha criticato la disomogeneità normativa regionale, in particolare in tema di distanziometri, auspicando regole uniformi a livello nazionale. La priorità, ha spiegato, deve spostarsi dalla distanza geografica alla qualità dell’offerta.
Formazione e cultura della responsabilità
In quest’ottica, ADM punta anche sulla formazione degli operatori, destinati a diventare protagonisti attivi nella tutela del giocatore. Una figura professionale che, oltre alla gestione tecnica, dovrà farsi carico dell’intercettazione precoce di comportamenti a rischio e della promozione di un gioco consapevole.
Una riforma che è anche trasformazione culturale
L’intervento si è concluso con un messaggio forte: la riforma del gioco pubblico non può essere solo normativa. Deve essere un’evoluzione culturale, sostenuta da tecnologia, formazione, legalità e dialogo continuo tra istituzioni, operatori e cittadini. ADM si propone come regista di questo cambiamento, guidando il settore verso un futuro più sicuro, moderno e responsabile.
Fonte : Jamma.tv