Salerno - Il 14 maggio, al convegno intitolato “In nome della Legalità – Senza regole non c’è gioco sicuro”, il senatore Riccardo Pedrizzi ha acceso i riflettori sulla necessità urgente di trasparenza e riforma nel settore del gioco legale in Italia. Nonostante mesi di discussioni, una bozza di decreto per il riordino del gioco legale rimane un mistero per molti, un atto che Pedrizzi ha definito un “segreto di Stato” a causa della inspiegabile riservatezza che la circonda.
Durante il suo intervento, Pedrizzi ha evidenziato il persistere di un complesso “braccio di ferro” tra Regioni, Enti locali e operatori del settore. Ha sottolineato come molte delle restrizioni imposte dalle Regioni sembrino prive di un vero fondamento scientifico, e ha criticato la mancanza di una strategia chiara da parte dello Stato, che sembra essere bloccato in uno status quo controproducente.
Il senatore ha inoltre puntato l’attenzione su una questione cruciale: l’assenza di un dialogo costruttivo con gli operatori del comparto giochi. Ha evidenziato come le regole tecniche che governano gli apparecchi da gioco siano “bloccate da quasi vent’anni” e necessitino di una revisione urgente. Pedrizzi ha affermato: “La modernizzazione del settore non può avvenire senza il dialogo con chi vi opera quotidianamente. Serve una concertazione seria, che superi tra l’altro il concetto di distanza fisica a favore di una distanza giuridica, più efficace e moderna”.
Lo scenario normativo, secondo Pedrizzi, avrebbe bisogno di una spinta decisiva per uscire dall’impasse burocratica. Ricordando che la legge delega fiscale è in vigore dal 9 agosto 2023, il senatore ha esortato il governo a evitare i continui rinvii tra l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e la Conferenza Stato-Ente Locali. Ha sottolineato che il livello politico, quello dove si dovrebbero prendere decisioni e fare sintesi, non è stato ancora adeguatamente coinvolto nel processo.
Per accelerare il percorso verso una riforma concreta, il senatore ha proposto la ricerca di un’intesa bipartisan, pur riconoscendo che, se ciò non fosse possibile, sarebbe pragmatica una partenza dalle regioni amministrate dal centrodestra. “Si assumano le responsabilità i loro governatori per arrivare ad un testo concordato, così come previsto dalla Delega fiscale approvata a larghissima maggioranza dal governo del Destra-Centro. E si parta proprio dalle proposte dell’ADM,” ha concluso Pedrizzi.
La chiamata all’azione del senatore è chiara: il settore del gioco legale necessita di riforme rapide e concertate, con l’obiettivo di garantire non solo la sicurezza e la legalità delle operazioni ma anche di promuovere una gestione più dinamica e al passo coi tempi. La necessità di modernizzazione e dialogo con gli operatori risalta come imperativo per evitare ulteriori stagnazioni che potrebbero danneggiare sia gli operatori del settore sia lo Stato stesso, impedendo una regolamentazione efficace e inclusiva.