Dipendenze da azzardo e gaming: le Marche propongono un modello integrato

Alla Conferenza Nazionale Dipendenze, Acquaroli illustra l'approccio multidisciplinare della Regione Marche per contrastare le nuove dipendenze

Dipendenze da azzardo e gaming: le Marche propongono un modello integrato

La 7ª Conferenza Nazionale sulle Dipendenze ha visto Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche, protagonista con un intervento incentrato sull'importanza di un approccio sistemico e integrato per affrontare le dipendenze, con un focus particolare sul gioco d'azzardo e sull'abuso degli strumenti digitali. L'intervento ha messo in luce l'impegno concreto della regione nel contrasto a queste problematiche.

Acquaroli ha evidenziato come la Regione Marche si sia dotata, già dal 2017, di una solida base normativa per contrastare le patologie legate al gioco d'azzardo e alle dipendenze digitali. Questa legge regionale ha rappresentato il punto di partenza per lo sviluppo di un approccio organico, basato sull'integrazione tra il sistema sanitario, il sistema sociale e la collaborazione tra pubblico e privato. Non si tratta, ha precisato, di una semplice somma di interventi, ma della costruzione di una strategia unitaria, capace di affrontare un problema complesso in modo trasversale e multilivello.

Nel 2023, questo impegno è stato ulteriormente rafforzato con lo stanziamento di 5 milioni di euro destinati al finanziamento di un piano triennale d'azione. Questo piano si articola in 89 progetti distinti, ognuno con obiettivi specifici ma inseriti in una visione comune. L'intervento mira ad agire su più fronti, intervenendo sia sulla prevenzione sia sulla consapevolezza dei rischi legati all'uso distorto del gioco e del digitale, con un'attenzione particolare rivolta ai giovani. La prevenzione, infatti, rappresenta un elemento chiave nella lotta contro le dipendenze, poiché permette di intervenire prima che il problema si manifesti in tutta la sua gravità.

Il presidente Acquaroli ha sottolineato la necessità di azioni di sensibilizzazione diffuse, non solo all'interno del sistema scolastico, ma anche nei contesti sportivi e in tutte le realtà educative che possono rappresentare un presidio attivo sul territorio. L'uso disfunzionale del digitale e il gioco patologico, ha osservato, tendono a isolare le persone, in particolare i ragazzi, rendendo difficile per famiglie e insegnanti riconoscere tempestivamente i segnali di disagio. Questo isolamento può portare a conseguenze negative sulla salute mentale e sul benessere generale degli individui.

Proprio per questo, la Regione Marche sta investendo nella costruzione di strumenti informativi efficaci, come piattaforme digitali proprie, pensate per veicolare contenuti formativi e informativi in modo mirato e accessibile. L'informazione, tuttavia, non è sufficiente: è essenziale anche educare chi ha un ruolo attivo nella vita dei giovani, in primo luogo gli educatori e le famiglie, che spesso non hanno piena consapevolezza della portata del problema né gli strumenti per affrontarlo. La formazione di queste figure chiave è fondamentale per creare una rete di supporto efficace intorno ai giovani.

L'approccio adottato dalla Regione Marche si fonda su una stretta collaborazione tra istituzioni sanitarie e sociali. Il Dipartimento di Prevenzione della Regione lavora fianco a fianco con gli ambiti territoriali sociali, mettendo a sistema competenze e risorse per massimizzare l'efficacia degli interventi. L'obiettivo è chiaro: costruire una risposta integrata e coerente, capace di intercettare il problema in fase precoce e di accompagnare le persone lungo un percorso di uscita dalla dipendenza, quando questa è già conclamata. Questo percorso di recupero richiede un sostegno costante e personalizzato, che tenga conto delle specifiche esigenze di ogni individuo.

L'intervento di Acquaroli ha messo in evidenza il ruolo cruciale che le Regioni possono giocare non solo nell'attuazione delle politiche nazionali, ma anche nella costruzione dal basso di pratiche innovative e modelli replicabili. Di fronte a fenomeni complessi come quelli delle nuove dipendenze, la tempestività e la capacità di adattamento alle specificità territoriali diventano fondamentali. Le Marche, in questo senso, si propongono come un laboratorio attivo di prevenzione e contrasto, dove la collaborazione tra istituzioni, scuole, famiglie e società civile è il vero motore del cambiamento. La sfida è quella di creare una comunità consapevole e responsabile, capace di proteggere i propri membri dai rischi delle dipendenze.

Fonte e foto: Jamma.it

Pubblicato Domenica, 09 Novembre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Domenica, 09 Novembre 2025

Marco P.

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