Il nome Ancelotti evoca grandezza e successo nel mondo del calcio, ma in questo periodo sembra che porti con sé anche un pesante carico di aspettative per Davide Ancelotti, figlio di Carlo Ancelotti. In Brasile, dove il calcio è una religione e i tifosi esigono molto dai loro beniamini, le critiche nei confronti del giovane Ancelotti sono diventate particolarmente roventi e implacabili.
La recente performance del Botafogo ha lasciato l'amaro in bocca a molti. Una partita che aveva visto la squadra in netto vantaggio, si è trasformata in un incubo nel giro di 12 minuti quando il Mirassol ha segnato tre gol, pareggiando il risultato e gettando nell'incredulità i tifosi. Questo crollo non è stato visto come un semplice incidente, ma come la prova dell'incapacità di Davide di reggere il confronto con le aspettative ereditate dal padre.
I fischi e le critiche non si sono fatti attendere. L'opinione pubblica si è scatenata, con giornali e social media che hanno amplificato il dibattito sul giovane allenatore. Sebbene sia naturale voler criticare un allenatore quando i risultati deludono, la pressione per essere 'il figlio di' rende tutto più difficile per Davide.
Oltre alla delusione per la rimonta subita dal Mirassol, il Botafogo affronta anche un momento complesso in classifica, trovandosi al deludente quinto posto. Per una squadra che porta sulle spalle l'eredità dei campioni del Brasileirão, questa posizione è vista come un'onta, e le eliminazioni consecutive dalla prestigiosa Copa Libertadores e dalla Copa do Brasil non hanno fatto altro che alimentare il malcontento.
Ma la crisi del Botafogo non è qualcosa che è nato dal nulla. Davide è in realtà il quarto allenatore del club nel 2025. In questo labirinto di cambiamenti, Carlo Leiria è stato il primo a cadere, con solo 43 giorni alla guida, seguito da Claudio Caçapa che ha resistito soltanto tre partite, e Renato Paiva che ha abbandonato dopo una deludente uscita dal Mondiale per club. Davide, chiamato per riparare i danni, si trova ora in mezzo a una tempesta di aspettative e critiche.
L'eliminazione dalla Libertadores e la successiva sconfitta in Copa do Brasil contro il Vasco da Gama hanno ulteriormente minato la fiducia nel giovane allenatore. La famosa frase 'tale padre, tale figlio' viene messa in discussione mentre ci si interroga se realmente Davide potrà mai avvicinarsi alla straordinaria carriera del padre.
Per Davide, questo momento è cruciale. Oltre alle sfide professionali, si trova a dover gestire un'eredità che, pur essendo fonte di orgoglio, è anche un fardello. Potrà mai plasmare una legacy propria? Solo il tempo dirà se sarà capace di trasformare queste critiche in un nuovo capitolo di successo per lui e per il Botafogo.