Doccia fredda per Carlo Ancelotti e il suo Brasile. Alla vigilia dell'amichevole contro il Giappone, il tecnico italiano aveva espresso tutta la sua ambizione di puntare alla vittoria della Coppa del Mondo. Tuttavia, il campo ha riservato un'amara sorpresa: la Seleçao è stata sconfitta per 3-2 a Tokyo, una prima volta storica per la nazionale nipponica. Un campanello d'allarme per Ancelotti, che incassa la seconda sconfitta nelle ultime tre partite dopo il ko in Bolivia.
La partita era iniziata in discesa per il Brasile, con un doppio vantaggio firmato da Paulo Henrique e Martinelli. Sembrava una formalità, ma il Giappone ha reagito con orgoglio nel secondo tempo. La rete di Minamino ha riacceso le speranze, e i gol di Nakamura e Ueda hanno completato una rimonta incredibile. Una vittoria meritata per i padroni di casa, che hanno mostrato grande determinazione e concretezza sotto porta.
I numeri non mentono: 15 tiri del Giappone contro gli 8 del Brasile, a dispetto di un possesso palla favorevole ai verdeoro (33%). Le statistiche evidenziano una maggiore efficacia dei giapponesi, con 2.49 gol attesi rispetto allo 0.61 della Seleçao. Un dato che sottolinea le difficoltà del Brasile nel concretizzare la propria superiorità territoriale.
Questo risultato inatteso mette in discussione la preparazione del Brasile in vista dei Mondiali 2026. Nonostante resti una delle favorite, la squadra di Ancelotti dovrà affrontare diverse sfide per tornare al vertice del calcio mondiale. La sconfitta contro il Giappone evidenzia alcune lacune nel gioco e nella mentalità della squadra, che dovrà lavorare sodo per colmare il divario con le altre potenze del calcio.
Ancelotti dovrà fare tesoro di questa esperienza per migliorare la fase difensiva, aumentare la concretezza in attacco e soprattutto infondere una mentalità vincente alla squadra. Il cammino verso i Mondiali 2026 è ancora lungo e tortuoso, ma il Brasile ha le qualità per superare le difficoltà e tornare a competere per il titolo. La concorrenza è agguerrita, con nazionali come Argentina, Francia, Inghilterra e Germania pronte a contendersi la coppa. Sarà fondamentale per Ancelotti trovare la giusta formula per valorizzare il talento dei suoi giocatori e creare un gruppo coeso e determinato a raggiungere il successo.
La partita contro il Giappone ha dimostrato che nel calcio nulla è scontato e che anche le squadre considerate inferiori possono sovvertire i pronostici. Il Brasile dovrà imparare a rispettare tutti gli avversari e a non sottovalutare nessuna partita. Solo così potrà evitare altre brutte sorprese e arrivare ai Mondiali 2026 nella migliore condizione possibile.
Il Giappone, dal canto suo, può festeggiare una vittoria storica che rappresenta un importante passo avanti nel suo percorso di crescita. La squadra nipponica ha dimostrato di avere talento, organizzazione e spirito di sacrificio, qualità che le permetteranno di competere ad alti livelli nel panorama calcistico internazionale. Il successo contro il Brasile è un'iniezione di fiducia per il futuro e un segnale che il calcio asiatico è in costante evoluzione.