La sconfitta per 2-0 che l'Al Ittihad ha subito contro Al Nassr ha segnato il destino tecnico del club saudita, culminando con l'esonero di Laurent Blanc. Dopo un inizio di stagione al di sotto delle aspettative, la dirigenza dell'Al Ittihad ha deciso di cambiare rotta. Per il momento, la guida tecnica è stata affidata a Hassan Khalifah come tecnico ad interim, ma la società sta cercando un nuovo, degno sostituto per rilanciare la squadra.
Nel tentativo di trovare il miglior profilo possibile per la panchina, sono emersi nomi di altissimo livello. Secondo l'affermato esperto di calciomercato Fabrizio Romano, l'Al Ittihad ha già contattato l'ex commissario tecnico della Nazionale italiana, Luciano Spalletti, noto per la sua capacità di portare disciplina tattica e innovazione nelle squadre che dirige. Il possibile arrivo di Spalletti creerebbe grande entusiasmo tra i tifosi, molti dei quali ancora ricordano il suo successo come allenatore della Roma e del Napoli.
Tra le altre opzioni sul tavolo ci sono Sergio Conceicao e Xavi. Conceicao, che ha avuto una breve ma significativa esperienza con il Milan, è conosciuto per il suo approccio combattivo e la sua intensità in campo. D'altro canto, Xavi, l'icona del Barcellona, porta con sé un approccio creativo al gioco, il che potrebbe attrarre il club che cerca di aumentare la sua presenza nei circoli internazionali.
Nel frattempo, Spalletti ha condiviso alcune riflessioni personali durante un recente intervento al festival "Letteratura sportiva, cultura sportiva, giornalismo sportivo" ad Arezzo. Ha parlato apertamente del suo ultimo incarico in Italia e dei sentimenti contrastanti che ancora lo pervadono: "In questo momento l'esperienza dell'Italia mi sta martellando ancora forte in testa. Non mi sono posto l'obiettivo di doverla dimenticare, la si accetta tutta e si accetta il dolore che fa. Non è andata come volevo, ma voglio riconoscermi quello che è stato l'impegno totale messo. Ora serve lasciar passare un po' di tempo e si accetta il dolore, poi si ripartirà naturalmente. Per come concepisco io le cose è ancora nella fase del dolore acuto. Si aspettano momenti migliori senza accelerare niente, è giusto che passi naturalmente senza prendere pasticche di alcun tipo."
Queste parole riflettono non solo la sua umanità ma anche la passione che lo guida, un attributo che potrebbe essere proprio ciò di cui l'Al Ittihad necessita per ritrovare il successo. Mentre il club valuta le sue opzioni, i tifosi e il mondo del calcio rimangono in attesa di scoprire chi prenderà le redini della squadra. Per un club con una storia ricca come quella dell'Al Ittihad, una guida forte e visionaria è cruciale per affrontare le sfide future e magari ritrovare quel lustro a livello internazionale.