Michele Pirro, il collaudatore Ducati, non si ferma mai. Appena conclusa la sua doppia esperienza come sostituto dell'infortunato Marc Marquez nei Gran Premi di Australia e Malesia, è subito tornato in sella sulla pista di Jerez de la Frontera, in Spagna. L'obiettivo? Continuare lo sviluppo delle Ducati MotoGP, concentrandosi in particolare sulle specifiche che vedremo in pista nelle stagioni 2026 e 2027.
Il mese di ottobre 2025 è stato particolarmente intenso per il pilota pugliese. Dopo essere tornato a competere nel mondiale MotoGP in occasione del GP d'Australia a Phillip Island, ha preso parte anche alla gara di Sepang, sostituendo ancora una volta Marquez. Questo impegno ha portato Pirro a raggiungere le 71 presenze nel motomondiale, un traguardo significativo per un collaudatore che, pur non essendo un titolare fisso, si è dimostrato una risorsa preziosa per la casa di Borgo Panigale.
Il fine settimana malese è stato caratterizzato da condizioni climatiche estreme, con caldo afoso e umidità elevata, tipici del sud-est asiatico. Nonostante ciò, Pirro è riuscito a completare sia la Sprint Race del sabato che la gara lunga della domenica, accumulando dati importanti per lo sviluppo tecnico della moto. Queste informazioni sono state poi condivise con Francesco Bagnaia e il suo team, contribuendo alla risoluzione di alcune problematiche riscontrate dal campione del mondo in carica.
Immediatamente dopo il rientro dalla Malesia, Pirro e il team di test Ducati si sono diretti a Jerez per ulteriori prove. In questi test, si sono valutate diverse soluzioni tecniche in vista delle prossime stagioni, con un focus particolare sul 2027, anno in cui il regolamento tecnico della MotoGP subirà importanti modifiche. Pirro, grazie alla sua esperienza e sensibilità, si conferma una figura chiave nel progetto Ducati, un punto di riferimento sia tecnico che umano per tutta la squadra.
"Come sempre, correre in Malesia è stato molto impegnativo a causa del clima", ha commentato Pirro. "Nonostante questo, siamo riusciti a fare molte prove utili. Il weekend di Sepang è stato positivo: Pecco ha ritrovato competitività e io ho potuto constatare che, nonostante la mia età e le mie presenze sporadiche in MotoGP, il mio ritmo da Phillip Island a Sepang è costantemente migliorato, riducendo il gap sul giro dai piloti titolari a poco più di un secondo". Le parole di Pirro sottolineano l'importanza del suo lavoro di sviluppo e la sua capacità di adattamento, nonostante non sia un pilota a tempo pieno. La sua esperienza e il suo contributo sono fondamentali per mantenere Ducati al vertice della MotoGP.
I test di Jerez rappresentano un'ulteriore tappa in questo percorso di crescita continua, con l'obiettivo di preparare al meglio le Ducati del futuro e affrontare le sfide che attendono la casa italiana nel prossimo futuro. Con Pirro in sella, Ducati può contare su un collaudatore affidabile e competente, capace di fornire un contributo prezioso allo sviluppo delle moto e al raggiungimento di nuovi successi.
Prima di procedere


