Si è tenuta oggi, 6 Novembre 2025, un'udienza cruciale davanti al Consiglio di Stato riguardo al contestato Albo dei Punti Vendita Ricariche (PVR), introdotto nel 2024 per regolamentare il settore delle ricariche dei conti di gioco online. Un operatore del settore ha presentato ricorso contro l'efficacia di questo albo, innescando un acceso dibattito sulle implicazioni per il mercato e la legalità del provvedimento.
L'operatore ricorrente, assistito dalle avvocatesse Francesca Dionisi e Sabina Monaco dello studio legale Lemodi Legal, ha richiesto la sospensione cautelare della determina che ha istituito l'albo. La loro argomentazione principale ruota attorno all'asserita sproporzione degli obblighi e degli oneri imposti agli operatori del settore, che, a loro dire, inciderebbe negativamente sulla libertà d'impresa e sull'equilibrio concorrenziale del mercato. In sostanza, si contesta la legittimità di una regolamentazione percepita come eccessivamente stringente e penalizzante.
Di fronte a queste contestazioni, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm) ha difeso con fermezza la legittimità del provvedimento. Durante l'udienza, i rappresentanti di Adm hanno ribadito che la nuova disciplina non rappresenta una restrizione immotivata, bensì una misura necessaria per garantire ordine, trasparenza e tutela dell'intero sistema pubblico del gioco. Secondo Adm, l'Albo PVR è uno strumento fondamentale per rendere più tracciabili e sicure le operazioni di ricarica dei conti di gioco, contrastando efficacemente fenomeni di intermediazione irregolare e migliorando i controlli sull'intera filiera. L'agenzia governativa insiste quindi sulla valenza positiva dell'albo nel promuovere la legalità e la sicurezza nel settore.
L'attesa per la decisione del Consiglio di Stato è palpabile. Nelle prossime ore, è attesa un'ordinanza che si pronuncerà sull'istanza di sospensione. Questa ordinanza avrà un impatto determinante sul futuro immediato dell'albo, definendo se la sua operatività potrà proseguire o se, al contrario, sarà necessario sospenderne l'efficacia in attesa di ulteriori valutazioni. L'udienza pubblica di merito, in cui verrà affrontata nel dettaglio la legittimità della disciplina, è già fissata per l'11 dicembre 2025.
Un elemento di particolare interesse è rappresentato dalla posizione dell'Avvocatura dello Stato. Nel corso dell'udienza, i suoi rappresentanti hanno sottolineato come l'operatività dell'albo sia strettamente collegata all'avvio delle nuove concessioni. Questo legame potrebbe rendere, al momento, non scontata la sua piena efficacia, aprendo scenari incerti sui tempi di attuazione della misura. La prospettiva dell'Avvocatura dello Stato potrebbe influenzare in modo significativo le valutazioni del collegio giudicante e, di conseguenza, i tempi e le modalità di implementazione dell'Albo PVR. Resta da vedere se il Consiglio di Stato terrà conto di questa osservazione nel formulare la sua decisione.
L'istituzione dell'Albo PVR si inserisce in un contesto più ampio di crescente attenzione alla regolamentazione del settore del gioco online. L'obiettivo primario è quello di contrastare l'illegalità, l'evasione fiscale e il riciclaggio di denaro, fenomeni che purtroppo affliggono questo settore. La tracciabilità delle operazioni di ricarica è uno strumento fondamentale per raggiungere questo obiettivo, in quanto consente di monitorare i flussi finanziari e di individuare eventuali anomalie. Tuttavia, è fondamentale che le misure adottate siano proporzionate e non vadano a penalizzare eccessivamente gli operatori onesti, compromettendo la loro capacità di competere sul mercato. Il dibattito sull'Albo PVR evidenzia proprio questa delicata questione: come bilanciare la necessità di garantire la legalità e la sicurezza con la tutela della libertà d'impresa e della concorrenza.
In conclusione, la decisione del Consiglio di Stato avrà un impatto significativo sul futuro del settore delle ricariche dei conti di gioco online. Se l'ordinanza dovesse accogliere l'istanza di sospensione, si aprirebbe una fase di incertezza, in cui l'operatività dell'albo sarebbe congelata in attesa dell'udienza di merito. In caso contrario, l'albo continuerebbe ad essere operativo, ma gli operatori del settore dovrebbero adeguarsi alle nuove disposizioni, con possibili impatti sui costi e sulla competitività. Indipendentemente dall'esito immediato, è auspicabile che il dibattito sull'Albo PVR possa contribuire a una riflessione più ampia sulla regolamentazione del settore del gioco online, al fine di trovare soluzioni equilibrate che garantiscano la legalità, la sicurezza e la tutela dei consumatori, senza penalizzare eccessivamente gli operatori onesti.
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