Il fenomeno del gioco d’azzardo patologico rappresenta una questione di crescente preoccupazione nella società contemporanea. Ogni anno, a livello provinciale, vengono spesi ingenti somme, raggiungendo un miliardo di euro, di cui 211 milioni solo a Vicenza. Questo scenario non si limita ai più noti giochi quali gratta e vinci, enalotto e superenalotto, ma include anche le diffuse sale slot, le scommesse sportive e il gioco online.
Chi gioca di più
La fascia d'età che investe di più nel gioco d’azzardo è quella tra i 25 e i 34 anni, ma una significativa percentuale di over 65, pari al 25%, partecipa a questi giochi. Nel 2022, l’Azienda ULSS Berica ha ricevuto 153 richieste drammatiche di aiuto, principalmente da uomini. L'età più rappresentata tra coloro che cercano assistenza va dai 40 ai 50 anni, ma una quota preoccupante è composta da giovani tra i 20 e i 28 anni e anziani di 75 anni. Il Serd di Vicenza offre un supporto continuo agli utenti afflitti da questa dipendenza devastante. Si stima che oltre un migliaio di giocatori patologici siano presenti a Vicenza, riflettendo i dati nazionali che contano circa 1.3 milioni di italiani coinvolti, con circa 12 mila in cura medico-psicologica. La dipendenza da gioco d'azzardo è trasversale e colpisce tutti i ceti sociali, portando spesso a conseguenze estreme come la perdita del lavoro, della casa e l'accumulo di debiti.
Spopola il gioco online
Particolarmente preoccupante è la diffusione del gioco online, una tendenza accelerata durante la pandemia da Covid-19, quando le sale-gioco erano chiuse. Nel 2021, il gioco online ha rappresentato il 60% delle attività di gioco, con un apporto significativo dai giovani tra i 18 e i 24 anni. Le slot machine sono state il principale impulso alla crescita del gioco d’azzardo. La loro diffusione e la possibilità di ottenere vincite immediate incentivano comportamenti compulsivi.
La preoccupazione delle famiglie
Questo fenomeno richiede attenzione poiché colpisce non solo i giocatori ma anche i loro familiari, spesso costretti a chiedere aiuto per le conseguenze distruttive di questa dipendenza. Gli esperti insistono sull’importanza di riconoscere questa problematica come una dipendenza patologica, distinta dallo svago e dalla gioia del gioco innocuo.
Fonte: ilgiornaledivicenza.it