Nicolò Tresoldi, promettente attaccante del Club Brugge, si è trovato al centro dell'attenzione mediatica dopo la partita di Champions League persa contro l'Atalanta lo scorso martedì sera alla New Balance Arena. Una notte intensa per Tresoldi, che ha vissuto le proprie emozioni al massimo, essendo legato a quella terra per ragioni familiari.
Subito dopo l'incontro, Tresoldi ha condiviso le sue riflessioni ai microfoni di SportMediaset, evidenziando quanto sia stata speciale per lui quella partita. 'Mio papà ha giocato qui tempo fa e la famiglia di mia mamma è originaria di Bergamo, quindi già al momento del sorteggio il cuore mi batteva forte,' ha dichiarato il giovane, con un misto di orgoglio e rimpianto per non essere riuscito a strappare almeno un punto tegen un avversario così forte.
In tribuna, tra il pubblico vip, c'era anche il commissario tecnico Gennaro Gattuso, presenza che non è sfuggita a Tresoldi. Alla domanda su una possibile futura avventura con la nazionale italiana, il calciatore ha spiegato con cautela ma determinazione di essere attualmente felice del percorso intrapreso con la nazionale tedesca, sottolineando però l'emozione di un milanista doc, come lui si definisce, nel sapere che una leggenda del Milan come Gattuso era lì a osservarlo. 'È un onore se personalità di questo calibro vengono a vedermi giocare. Significa che sto facendo bene, e il resto verrà da sé.'
Nonostante il legame con l'Italia, Tresoldi ha dichiarato la sua soddisfazione per essere al Brugge, un club rinomato per la sua serietà e l'importanza data ai giovani. Tuttavia, non ha nascosto il suo grande sogno: indossare un giorno la maglia rossonera. 'Da sempre il mio sogno è giocare nel Milan. Seguo la Serie A con grande passione, e il Milan è il mio punto di riferimento,' ha confessato.
Alla domanda su quanto si è sentita emozionata la sua famiglia, presente in tribuna, Tresoldi ha raccontato con un filo di emozione di quanto sia stato significativo per lui. 'Era la mia prima partita in Italia dal vivo dai tempi in cui avevo 12 anni. Vedere i miei nonni e le mie zie sugli spalti è stato speciale.', ha ricordato.
Infine, il giovane attaccante ha condiviso la sua analisi sulla partita, riconoscendo il valore della formazione bergamasca. 'L'Atalanta ha una squadra solida e capace, il che rende per noi ancor più doloroso aver perso dopo esser stati in vantaggio. Nonostante la delusione, siamo determinati a reagire, già a partire dalla prossima sfida che ci vede contro la capolista.' Ha concluso con determinazione, mostrando uno spirito combattivo che fa ben sperare per il futuro.