Dal 1° settembre, è entrato ufficialmente in vigore un aggiornamento significativo al codice pubblicitario britannico, che ha messo a fuoco un importante cambiamento nel settore del gambling. Questo aggiornamento, introdotto dall'Advertising Standards Authority (ASA), mira a chiudere una falla normativa che per lungo tempo ha creato discrepanze nel mercato. Fino a poco tempo fa, gli operatori di scommesse con licenza nel Regno Unito ma registrati al di fuori del paese, spesso in località come Gibilterra o Malta, hanno approfittato di una certa libertà nel modo in cui promuovono i loro servizi, in quanto non erano soggetti allo stesso livello di regolamentazione delle loro controparti operative direttamente dal Regno Unito.
In particolare, è stata proprio la pubblicità non a pagamento a sfuggire spesso all'occhio vigile delle autorità di regolamentazione. Post sui social media e articoli pubblicati sui siti web non erano soggetti al medesimo rigore delle campagne sponsorizzate. Con il nuovo aggiornamento al CAP Code, che dirige la pubblicità non radiotelevisiva, questo squilibrio viene finalmente affrontato e rettificato. Ora, ogni operatore che si rivolge ai consumatori britannici, indipendentemente dal fatto che la propria attività sia rappresentata attraverso campagne sponsorizzate o semplici contenuti organici, deve aderire agli stessi standard rigorosi.
Questa misura ha un obiettivo chiaro: promuovere una maggiore coerenza normativa e fornire una solida tutela per i consumatori, specialmente quando si tratta dell'utilizzo dei social media. I social sono infatti un canale privilegiato e spesso uno strumento potente per raggiungere le fasce più giovani della popolazione, che sono anche le più vulnerabili ai messaggi poco chiari o ingannevoli.
L'iniziativa attualmente concerne esclusivamente il settore del gambling e l'ASA ha previsto un periodo di consultazione che si protrarrà fino a dicembre. Durante questo lasso di tempo, verranno raccolti feedback preziosi al fine di valutare l'efficacia del nuovo approccio e apportare eventuali aggiustamenti nel tentativo di ottimizzare ulteriormente il quadro normativo.
Dal punto di vista dei consumatori, e dei giocatori in particolare, l'effetto di questo cambiamento sarà probabilmente graduale. Tuttavia, ci si aspetta che si traduca in maggiore chiarezza e responsabilità nei messaggi pubblicitari ai quali sono esposti. Gli operatori, d'altro canto, si trovano ad affrontare l'esigenza di ricalibrare le loro strategie. Dovranno dimostrare di essere proattivi rispetto alle norme di conformità, non solo attraverso le imponenti campagne mediatiche, ma anche nel contesto delle attività quotidiane più ordinarie.
Fonte: Agimeg