WSJ ha appreso dei piani della cinese Huawei di lanciare un chip per intelligenza artificiale più potente di quello di Nvidia

WSJ ha appreso dei piani della cinese Huawei di lanciare un chip per intelligenza artificiale più potente di quello di Nvidia

Nonostante i divieti USA, la Cina sfida Nvidia con nuovi chip


La compagnia cinese Huawei si prepara a testare il suo nuovo e più potente chip per l'intelligenza artificiale, che secondo i suoi piani dovrebbe superare i prodotti della statunitense Nvidia, riferisce il Wall Street Journal citando fonti interne.

I primi esemplari del nuovo processore, denominato Ascend 910D, sono attesi entro la fine di maggio. Huawei ha già contattato diverse aziende tecnologiche cinesi per proporre la sperimentazione del chip.

Con l'Ascend 910D, Huawei punta a superare il processore H100 di Nvidia, attualmente considerato uno degli standard di riferimento nel settore.
In precedenza, Huawei aveva già lanciato i chip Ascend 910B e 910C, e prevede di consegnare oltre 800.000 unità di questi processori ai suoi clienti nel corso del 2025. Tra gli acquirenti figura ByteDance, la società madre di TikTok.

A causa delle recenti restrizioni imposte dagli Stati Uniti sulla vendita del chip H20 di Nvidia alla Cina, alcuni clienti di Huawei stanno valutando di incrementare gli ordini del modello 910C.

Il Wall Street Journal osserva, citando ingegneri del settore, che Huawei aveva presentato il chip 910C come un equivalente dell’H100, sebbene in realtà le sue prestazioni risultassero inferiori rispetto al prodotto di Nvidia.

La testata sottolinea inoltre che, nonostante le restrizioni statunitensi e la difficoltà di accesso alla tecnologia taiwanese — Taiwan è considerata da Pechino parte del proprio territorio ma rimane indipendente — la Cina sta comunque registrando progressi significativi nello sviluppo dei semiconduttori.

Un precedente esempio è stato il lancio del chatbot cinese DeepSeek a gennaio, ritenuto concorrente del ChatGPT americano: in quel periodo, le azioni di Nvidia subirono un crollo di oltre 600 miliardi di dollari in valore di mercato, registrando una perdita del 17,8% in un solo giorno, il peggior risultato dal marzo 2020, all’inizio della pandemia di COVID-19.

In seguito alla comparsa del chatbot DeepSeek, negli Stati Uniti è stata avviata un’indagine per verificare se la società cinese avesse potuto ottenere semiconduttori Nvidia tramite Singapore, aggirando così le restrizioni imposte da Washington.

Come parte della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, ad aprile il governo americano ha introdotto nuove restrizioni sulle vendite di processori, tra cui i già citati H20 di Nvidia. La stessa Nvidia ha stimato che queste sanzioni potrebbero causarle perdite per circa 5,5 miliardi di dollari.

Pubblicazione: a cura di Infogioco.it

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Anna S.
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