Una massiccia operazione della polizia malese, soprannominata Op Dadu Mega, ha dato un duro colpo al mondo del gioco illegale. Tra il 30 e il 31 agosto, le forze dell'ordine hanno arrestato ben 328 individui, in un'efficace azione coordinata sotto l'egida del Dipartimento federale per le indagini criminali. L'operazione ha goduto della collaborazione con le unità statali, mettendo in luce la portata e la complessità del problema nel Paese.
I numeri dell'operazione sono impressionanti: su 395 locali ispezionati, 272 sono stati trovati coinvolti in operazioni illecite. Tra questi, spiccano 245 punti vendita di lotterie senza autorizzazione, 20 centri di gioco online, cinque sale di intrattenimento senza la necessaria licenza e due call center sospettati di essere al centro di operazioni illegali.
Le forze dell'ordine non hanno fatto distinzioni durante le retate. Tra le 328 persone arrestate, sono inclusi 286 uomini e 42 donne, un mix di gestori, dipendenti e clienti. La maggior parte di loro, 258 per l'esattezza, sono cittadini malesi; gli altri 70 sono stranieri, alcuni dei quali privi di documenti validi, a ulteriore complicazione di un quadro già preoccupante.
Il quadro normativo su cui si basa questa operazione è il Common Gaming Houses Act del 1953. L'articolo 4A(a) di questa legge specifica che chiunque faciliti lotterie non autorizzate rischia pesanti sanzioni economiche, comprese tra circa 4.300 e 43.000 euro, oltre a una possibile pena detentiva fino a cinque anni. Allo stesso modo, l'articolo 4B(a) si concentra sui reati legati all'uso di macchine da gioco, prevedendo multe variabili da circa 2.150 a 21.500 euro per ogni apparecchio e una pena detentiva simile.
Oltre agli arresti, la polizia ha effettuato considerevoli sequestri di denaro contante, computer, macchinari e dispositivi digitali utilizzati nelle operazioni, strumenti essenziali per le attività illecite. Alle violazioni legate al gioco si sommano ulteriori accuse per la gestione di locali destinati a tali attività illegali e il possesso di materiali promozionali. Gli stranieri senza documentazione regolare sono anche oggetto di indagini ai sensi del Immigration Act, che prevede, oltre alle consuete pene pecuniarie e detentive, anche pene corporali.
Il direttore del CID, Datuk M. Kumar, ha espresso soddisfazione per l'operazione e ha dichiarato che i
controlli proseguiranno, con l'invito alla popolazione di collaborare segnalando attività sospette. Questo appello alla collaborazione civica mira a far sì che i cittadini diventino parte attiva nella lotta contro questo fenomeno. In un contesto in cui il gioco illegale sembra insinuarsi nella società, la partecipazione di tutti diventa fondamentale per eradicare un problema che ha non solo implicazioni legali, ma anche sociali ed economiche importanti. La portata e l'efficacia dell'operazione Op Dadu Mega dimostrano l'impegno delle autorità malesi a combattere il crimine organizzato e proteggere l'integrità della comunità.