Il Consiglio di Stato ha recentemente dato il suo parere sullo schema di decreto ministeriale proposto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, in collaborazione con i Ministeri della Salute e dello Sport, legato alla Consulta dei Giochi Pubblici autorizzati in Italia. Questa consulta è stata istituita nel quadro del decreto legislativo 41/2024, mirato a regolare la complessa sfera dei giochi pubblici legali nel paese.
La Sezione Consultiva per gli Atti Normativi del Consiglio di Stato ha reso noto il proprio parere, positivamente ma con diverse osservazioni, esortando il Ministero a rivedere alcuni passaggi chiave del regolamento prima della sua adozione finale. Lo scopo principale del decreto è delineare chiaramente la composizione, il funzionamento e le nomine all'interno della Consulta Giochi Pubblici. Questo organo svolge funzioni consultive e di monitoraggio, con focus su gioco legale e patologie legate a esso.
Il parere del Consiglio di Stato sottolinea l'importanza di garantire maggiore chiarezza giuridica e coerenza istituzionale nell'implementazione di questa nuova governance nel settore dei giochi pubblici in Italia. Tuttavia, sono stati evidenziati diversi aspetti critici riguardo alla forma giuridica del decreto presentato. Nonostante fosse stato definito ministeriale e non interministeriale nei documenti ufficiali trasmessi, il Consiglio di Stato ha notato una mancanza di rispetto del principio di co-decisione. Inoltre, erano assenti le motivazioni delle firme “d’ordine del Ministro”.
Il testo attuale del decreto assegna il potere di nomina anche all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), entità che però non rappresenta formalmente il Governo. Sebbene il Consiglio di Stato ammetta una lettura estensiva di questa disposizione, ha chiesto ulteriore chiarezza e uniformità nella designazione dei membri della Consulta Giochi Pubblici. È stato anche suggerito di modificare il meccanismo di nomina per tenere conto di eventuali cessazioni anticipate dei mandati dei componenti.
Il Consiglio ha dato ulteriori indicazioni su altri punti critici, richiedendo di chiarire la differenza tra quorum costitutivo e deliberativo, i poteri del Presidente della Consulta e la gestione dell’ordine del giorno. È emerso inoltre che il potere ministeriale in caso di assenze reiterate appare troppo generico; il Consiglio di Stato ha consigliato di precisare esplicitamente il potere di revoca e la procedura relativa.
Con queste raccomandazioni, si punta a rafforzare il ruolo e l'efficacia della Consulta Giochi Pubblici, assicurando maggiore trasparenza e funzionalità per affrontare le problematiche legate al gioco legale. Che si tratti di rivalutare la struttura delle nomine o di affinare i poteri di decisione e controllo, il passo successivo sarà garantire che questo organismo possa operare con efficienza e nell'interesse pubblico, fornendo un quadro stabile e sicuro per il settore dei giochi pubblici in Italia.